L’ammaestramento senza educazione né bellezza né altre tracce dello spirito non ravviva bensì mortifica.
Non è paideia regale ma allevamento pastorale di pecore o avicoltura, allevamento di pollame. E’ antiumanesimo.
Altrettanto si può dire della politica.
L’arte politica regia - basilikh; kai; politikhv tevcnh che si prende cura della comunità umana non è la stessa cosa che la qreptikh; tevcnh, la tecnica dell’allevamento.
Nel Politico di Platone, il personaggio straniero di Elea dice che l’arte politica regia è soltanto quella di avere cura dell’intera comunità umana (ejpimevleia dev ge ajnqrwpivnh~ sumpavsh~ koinwniva~, 276b). Guidare gli uomini come fanno i pastori con gli animali dobbiamo invece chiamarla qreptikh;n tevcnhn, tecnica dell’allevamento, non basilikh;n kai; politikhvn tevcnhn (276c), non arte regia e arte politica. Infatti il re e l’uomo politico è quello che si prende cura (ejpimevleian) di uomini bipedi che liberamente l’accettano (eJkousivwn dipovdwn, 276d ).
Zarathustra di Nietzsche vuole essere diverso dai pastori: “ Compagni vivi mi occorrono, i quali mi seguano, perché vogliono seguire se stessi (…) Zarathustra non deve diventare pastore e il cane di un gregge. A portar via molti dal gregge-per questo io sono venuto (…) predone vuol essere chiamato dai pastori, Zarathustra. Io dico pastori, ma loro si chiamano i buoni e i giusti. Pastori io dico: ma seguaci dell’ortodossia si chiamano loro. Guardali questi buoni e giusti! Chi odiano essi massimamente? Colui che spezza le loro tavole dei valori, il distruttore, il delinquente-questi però è il creatore”[1].
Bologna 26 marzo 2024 ore 11, 53.
p. s.
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