domenica 24 marzo 2024

Parole di pace contro gli slogan guerreschi.


 

Uso verso di Euripide che ripeto da mesi come invito alla pace contro gli slogan  che propugnano la guerra –pugnant pro bello- ripetendo “the three slogans of the Party

WAR IS PEACE

FREEDOM IS SLAVERY

IGNORANCE IS STRENGTH”

Queste parole erano stampate in eleganti caratteri sulla bianca facciata del Ministero della Verità, Miniver in neolingua (Orwell, 1984, prima parte, capitolo 1)

 

Sento il dovere di scrivere spesso contro i massacri ripetuti, continui, esasperanti

“d’infanti e di femmine e di viri”.

 

I femminicidi, gli infanticidi, gli omicidi sono sacrifici umani da esecrare e aborrire e che le vittime siano israeliane o palestinesi, ucraine o russe.

 

Contro i sacrifici umani si esprime in termini umani, ancor prima che umanistici[1], la vecchia, derelitta regina di Troia  nell'Ecuba di Euripide che accusa la disumanità dei demagoghi rappresentati da Odisseo:

"Forse il dovere li spinse a sgozzare un essere umano- ajnqrwposfagei`n/presso una tomba, dove sarebbe più opportuno sacrificare un bue?”(vv. 260-261).

Poco più avanti la vecchia regina di Troia caduta per mano dei Greci supplica Odisseo di non ammazzare la figlia Polissena con un verso che è un'alta espressione di umanesimo in favore della vita:"mhde; ktavnhte: tw'n teqnhkovtwn a{li" " (v. 278), non ammazzatela: ce ne sono stati abbastanza di morti.

Un verso chiave questo che andrebbe ripetuto ogni giorno.

 

Bologna 24 marzo 2024 ore 11, 19 giovanni ghiselli

 

 



[1] Cfr. T. Mann, La montagna incantata, settimo capitolo, Vingt et un, p. 829 nella traduzione di Renata Colorni dal titolo La montagna magica. Questa edizione è ricca di note e ben fatta ma il titolo mi piace meno del precedente (I Corvi Dall’Oglio) che continuo a usare.

Hans dunque dà del tu a Claudia la quale gli fa: “Le pare questo il modo di rivolgersi a una signora che conosce appena?” Ipocritamente o forse ironicamente poiché anni prima in una ultima notte di carnevale, nel capitolo intitolato La notte di Valpurga i due avevano fatto l’amore.

Ebbene, Hans risponde: “Devo parlare in termini umanistici, anziché umani?”

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