NUOVE DATE alla Biblioteca «Ginzburg»: Protagonisti della storia antica

Ciclo di incontri alla biblioteca «Ginzburg». Protagonisti della storia antica

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venerdì 1 marzo 2024

Conferenza del 18 marzo alla Ginzburg. Desiderio di umanesimo.


 

La Montagna incantata di T. Mann e un poemetto di Whalt Whitman: un inno al corpo umano, in particolare quello femminile.

 

 

Umanesimo da opporre all’anti umanesimo che è odio per il meglio di quanto è umano

 

Le malattie dell’organismo sociale rendono malati gli individui.

Si esulta per le missioni spaziali mentre qui sulla terra si commettono omicidi, massacri, genocidi. Aleggia tra i droni e altri “abominosi ordigni” il disprezzo per la vita umana, si distruggono i corpi di bambini e adulti, quando invece l’amore per la vita, per il corpo umano è l’attitudine  umanitaria che dovrebbe entrare in ogni paideia e in ogni catechismo.

La bellezza organica delle bambine, dei bambini, delle donne e degli uomini, la meraviglia dei capelli, dei volti, degli sguardi, delle membra, dovrebbe suscitare la nostra venerazione.

 Invece vediamo che se ne fa scempio.

 

Hans Castorp quando corteggia Claudia Chauchat di cui è innamorato le parla celebrando l’armonia del corpo umano:  “Oh incantevole bellezza organica che non è fatta né di pietra né di colori a olio, bensì di materia vivente e corruttibile, colma del segreto febbrile della vita e della decomposizione! Guarda la simmetria meravigliosa dell’umano edificio, le spalle e i fianchi e le floride mammelle ai due lati del petto, e le costole graziosamente appaiate e l’ombelico nel bel mezzo del tenero ventre, e il sesso buio tra le cosce! Osserva le scapole che si delineano sotto la pelle  della schiena, e la spina dorsale che scende verso la duplice e fresca magnificenza delle natiche, e i grandi rami delle vene e dei nervi che partendo dal tronco si diramano fino alle ascelle e come la struttura delle braccia corrisponda a quella delle gambe”.

 Quindi le chiede: “lascia che io posi devotamente la mia bocca sull’Arteria femoralis che batte sulla parte anteriore della tua coscia  per diramarsi più in basso nelle due arterie della tibia!”

Queste parole sono dette in francese da Hans,  ma io ho copiato la traduzione. Non ho mai studiato questa lingua e non la conosco.

(T.  Mann, La Montagna incantata, Quinto capitolo, Notte di Valpurga)

.

T. Mann ha tratto ispirazione per l’inno al corpo umano, quello femminile in particolare, dal poemetto di Walt Whitman  I Sing the Body Electric io canto il corpo elettrico del 1855 contenuto in Leaves of Grass, Foglie d’erba.

Cito gli ultimi versi della V parte.

As I see my soul reflected in Nature,
As I see through a mist, One with inexpressible completeness, sanity, beauty,/
See the bent head and arms folded over the breast, the Female I see.

Come vedo la mia anima riflessa nella Natura,

come vedo attraverso la nebbia, un Essere dalla inesprimibile completezza, salute, bellezza,/

vedo il capo ricurvo e le braccia piegate sul petto, la Donna vedo.

Noi troppo spesso invece di corpi interi vediamo corpi, soprattuuto di bambine bambini e  donne macellati dall’appetito disonesto di potere e denaro di quanto vogliono la guerra. Ora si sta preparando quella mondiale da una parte e dall’altra

 

Bologna primo marzo 204 ore 10, 47 giovanni ghiselli.

p. s.

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