sabato 16 marzo 2024

Le prossime elezioni.


Sono in vista diverse elezioni. Dovrò votare a Pesaro: per il sindaco della città e per il parlamento europeo. Credo  che meriti il mio voto chi si adopera per la pace che salvi l’Europa, per il lavoro dignitosamente remunerato, per una sanità efficiente e gratuita, per una scuola gratuita educativa e informativa, per la diffusione della cultura.

Pesaro come capitale della cultura 2024 deve fare la sua parte.

Cultura è coscienza della propria umanità, della Letteratura, della Storia, della politica, della musica,  delle arti figurative, è insomma buona educazione che è rispetto reciproco tra noi umani, possibilmente anche solidarietà e -perché no?- pure amore. Chi vuole il mio voto deve muoversi in questo senso.

 

Credo che invece vada respinto il candidato, chiunque egli sia, che sale sugli spalti mettendo in moto l’alalà della vittoria- nivkhn oJrmw`nt j ajlalavxai-come canta la Parodo dell’Antigone di Sofocle alludendo a Capaneo che è stato colpito dalla folgore di Zeus il quale detesta le millanterie/di grossa lingua- “megavlh~ glwvssh~ kovmpou~- uJperecqaivrei”.

 

Il pesarese tipico, il vero pesarese non è chiacchierone né fanfarone, dunque il cittadino che vuole essere votato presenti un programma costituito dalla chiarezza dei fatti metodicamente preparati, piuttosto che dal frastuono delle parole. Vesciche piene d’aria destinate a scoppiare.

E a proposito di frastuono, chiedo, in aggiunta a quanto scritto sopra, che venga posto un limite alla velocità e al rumore delle automobili e delle motociclette dal rombo che disturba parecchio gli abitanti di molte vie pure centrali della nostra città e li introna tanto che vorrebbero essere sordi, almeno di notte per non essere svegliati.

Da quando il sindaco di Bologna, dove lavoro per qualche mese all’anno, ha  imposto il limite dei trenta all’ora in questa polis, ci si vive meglio, personalmente e socialmente. 

Bologna 16 marzo 2024 ore 18, 7 giovanni ghiselli

p. s.

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