NUOVE DATE alla Biblioteca «Ginzburg»: Protagonisti della storia antica

Ciclo di incontri alla biblioteca «Ginzburg». Protagonisti della storia antica

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lunedì 25 marzo 2024

Argomenti della conferenza di oggi, lunedì 25 marzo. Ultima versione.


 

La terrò nella biblioteca Ginzburg di Bologna dalle 17 alle 18 e 30.

L’ingresso è gratuito ma è bene prenotarsi telefonando alla biblioteca ospite per essere sicuri del posto: 051-466307

 

Si può seguire anche collegandosi da lontano

Link della riunione

meet.google.com/xss-fwkm-kzu

 

Titolo generale

 

Desiderio di umanesimo

 

 

Il sapere non è sapienza

 

Il sapere non è sapienza se non arriva a conoscere il Bene.

Cfr hj tou` ajgaqou` ijdeva mevgiston mavqhma (Platone, Repubblica, 505 a), l’idea del bene è la massima scienza.

Salviamo il liceo classico con il greco e il latino letti nella lingua degli autori.

 

Umanesimo è avere coscienza di essere uomo: nell'Edipo a Colono di Sofocle, Teseo  dice al vecchio parricida, incestuoso, cieco malfamato e vagabondo:"e[xoid  j ajnh;r w[n"(v.567), so bene di essere uomo, ed è per questo che ti aiuto.

In latino abbiamo il verso più noto e citato dell’Heautontimorumenos (77)  di Terenzio"  :"Homo sum: humani nil a me alienum puto ", sono uomo: tutto ciò che è umano mi riguarda.

 

Umanesimo è adoperarsi per gli altri

Umanesimo  è imparare dal dolore ad aiutare gli sventurati dice Didone a Enea profugo e naufrago: “Non ignara mali miseris  succurrere disco” ( Eneide, I, 630).

Quindi Seneca:" Vivit is qui multis usui est, vivit is qui se utitur " (Epist. ad Luc, 60, 4) vive chi si rende utile a molti, vive chi si adopera.

 

Lo sa anche l’olivo nella disputa con l’alloro del quarto giambo di Callimaco il quale attribuisce umanità e simpatia maggiore a una pianta utile (l’olivo)  piuttosto che a una decorativa (l’alloro)

 

Giacomo  Zanella  ripeterà questo per la vite sempre contrapposta all’alloro

 

Umanesimo è non sentirsi separato dal cosmo.

 Non essere disordinato nel cosmo che è ordine.

“Tutto il dolore, tutto il male consistono solo nel fatto che noi, singoli, non ci sentiamo più come parti inscindibili del Tutto, che l'io dà troppa importanza a se stesso”   Hermann Hesse, La cura.

E  John Donne : “la campana suona sempre per te”.

 

Umanesimo è anche la cura della parola che poi è terapia della propria anima siccome “parlare male fa male all’anima” appunto.

Cfr. Platone, Fedone,  115e. E pure Shakespeare- John Fletcher.: “Enrico VIIII   It is a kind of good did- to say well (III, 2, 153) E’ una specie di fare bene il parlare bene.

Oggi è di moda parlare male, non farsi capire. A parer mio significa:  “me ne frego di te” o addirittura “ti frego”.

 

Il rispetto e la verità

Una colonna dell’umanesimo è il rispetto: quello delle persone, della natura, della verità. Rispettare significa osservare (cfr. latino  respicio) senza volere sottomettere, impossessarsi, sfruttare, umiliare la persona o la cosa osservata.

Per quanto riguarda la verità questa in greco è ajlhvqeia cioè “non latenza”  e pure “non dimenticanza” –lanqavnw significa “rimango nascosto” e lanqavnomai “mi dimentico”.  Dimenticare significa non avere capito.

 

Necessità dello studio della storia.

Per recuperare la lezione umanistica e umana dei classici bisogna studiare non solo la lingua e la letteratura ma anche la storia.

Cicerone nell'Orator (46 a. C.) ha scritto: "Nescire autem quid ante quam natus sis acciderit, id est semper esse puerum. La conoscenza della storia è necessaria alla coscienza adulta.

L’umanità compiuta comporta anche la maturità della persona umana.

 

Segni di contraddizione

Nella storia come nella letteratura e nella Vita si trovano personaggi che sono segni di contraddizione. L’espressione è evangelica: riferita al Cristo: signum cui contradicetur,  ut revelentur ex multis cordibus cogitationes (N. T. Luca, 2, 34-35), perché siano svelati i pensieri da molti cuori. Anche a te, dice a Maria Simone, uomo giusto e timorato di Dio, anche a te una spada trafiggerà l’anima.

 

Alessandro Magno, Annibale, Nerone sono reputati in maniera non univoca da chi ha scritto di loro: storiografi appunto e poeti.

Terrò un corso su questi tre personaggi famosi e pure malfamati. Ovviamente lo studio deve essere una ricerca fatta sulle fonti.

  E’ umanesimo dunque vedere uomini e donne come problemi, e non in maniera dogmatica: ottimo Alessandro Magno e pessimo Nerone, per esempio. Citerò opinioni opposte a queste.

 

I sacrifici umani

Un altro argomento è la disumanità dei sacrifici umani imposti dalla superstizione o dall’avidità e dall’ambizione di chi vuole le guerre.

I sacrifici umani di Astianatte (un infanticidio) e di Ifigenia e Polissena: (due femminicidi) in  Euripide (Troiane, Ecuba, Ifigenia in Tauride, Ifigenia in  Aulide)  e  Lucrezio.

 

L’eroismo nei testi greci. Eroismi diversi.

L’uomo Achille e l’uomo Odisseo danno esempi diversi di eroismo.

Hanno tuttavia in comune la volontà di non cedere mai.

Achille non cede perché vuole primeggiare mentre Odisseo desidera  imparare a tutti i costi.

 

La brutalità.

L’antitesi dell’umanesimo è la brutalità, cioè la mancanza di spirito critico associato all’ignoranza, al conformismo, al servilismo e al provincialismo. Non senza idiozia.

“Il bruto è più tenace servo dell’assuefazione” secondo Leopardi (Zibaldone, 1762)

 

 Nel Miles gloriosus di Plauto parla un lepidus semisenex , Periplecomenus, dicendo parole utilizzabili contro la canèa delle trasmssioni televisive fatte di parole inascoltabili in quanto si sovrappongono a vicenda, ad alta voce. Ascoltare è parte essenziale della persona educata; ascoltare e farsi ascoltare parlando con chiarezza.

 

Il pensiero è reso fecondo dall’amore:  Sofocle, Joyce, T. Mann, E. Morin.

La figlia di Edipo vale per tutti quando dice:  ou[toi sunevcqein ajlla; sumfilei'n e[fun" (Sofocle, Antigone, v. 523), certamente non sono nata per condividere l'odio ma l'amore.

 

Gratitudine e ingratitudine

La gratitudine è segno di anima nobile, l’ingratitudine è il marchio della bassezza d’animo (cfr. Teognide)-

 

Dobbiamo separarci dalla vita con gratitudine quando giunge il momento.

Dalla vita come dalla migliore delle amanti

Lucrezio e Marco Aurelio

 

Umanesimo è anche la capacità di mettersi nei panni degli altri.

Pirandello e L’umorismo con il sentimento del contrario. Joyce e Dedalo supplente  a scuola nel secondo capitolo dell’Ulisse.

 

Amor matris: genitivo soggettivo e oggettivo. Joyce e Lucrezio.

Come preparare seriamente e umanamente una lezione o una conferenza: studiando, imparando, criticando. Importanza delle citazioni.

 

La capacità di meravigliarsi porta alla filosofia: Platone (Teeteto)  e Aristotele (Metafisica) .

 

Il fascino dell’esotico nel linguaggio (Aristotele e Leopardi)   e anche  nelle persone (T. Mann, La montagna incantata:  Hans e Claudia Chauchat).

 

Il bisogno di delicatezza fa parte dell’umanesimo (Omero, Saffo, Ovidio e  Italo Calvino)

 

 

Un dilemma.

Bastonabili, bastonabilissimi gli ambasciatori?

Il conte Attilio e Fra’ Cristoforo nel romanzo di Manzoni

E i ragazzini liceali?

 

 

Umanesimo secondo Schopenhauer è anche la pietas  verso gli animali.

Il caso di Pitagora nel De magia di Apuleio.

 

Una forma di umanesimo è evitare ogni eccesso. Orazio e Seneca.

La teoria della classe media nelle Supplici e nell’ Oreste di Euripide

Nulla di troppo anche nell’amore raccomandato nella Medea di Euripide dalla Nutrice e dal Coro delle donne corinzie.

 

 

Hans Castorp e l’umano della disciplina

 

Bologna 25  marzo 2024, ore 11, 05

giovanni ghiselli

 

p. s.

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