giovedì 14 marzo 2024

Amor matris: genitivo soggettivo e oggettivo.


Il legame madre figlio tra gli umani e i mammiferi.

Quindi il pensiero che solo le madri si prendono cura dei figli deboli. Senza l’aiuto delle madri non potrebbero sopravvivere  : Amor matris: subjective and objective genitive. With her weak blood and whesourmilk she had fed him and hid from sight of others his swadding bands,

(Ulisse di Joyce-  secondo episodio,   Nestore- la scuola p. 26)  

Amor matris genitivo soggettivo e oggettivo. Con il suo debole sangue e il latte sieroso ella l’aveva nutrito e aveva nascosto agli occhi degli altri le sue fasce  (p. 39) 39.

 

Un avvertimento metodologico: ho trascritto alcune parole del testo inglese non solo per ripassare un poco questa lingua, l’unica moderna che mi ha permesso di comunicare con altre persone viventi che non conoscono l’italiano, ma anche per significare che le lingue, una volta che se ne conoscono le strutture, vanno imparate leggendo i testi degli autori. Così ho fatto con il latino e con il greco e ho fatto bene. Chi non procede oltre le grammatiche non potrà mai comprendere gli autori né comunicare efficacemente con le persone vive.

 

 

Questo legame fortissimo tra la madre e il figlio si trova anche tra gli animali, almeno tra i mammiferi ma non solo.

Lucrezio nota che quando un vitello viene sacrificato, la madre  erra desolata per i verdi pascoli e cerca in terra le orme segnate dai piedi bisulci- at  mater viridis saltus orbata peragrans-quaerit humi pedibus vestigia pressa bisulcis (De rerum natura, II, 355-356).

Durante questa ricerca la madre scruta con lo sguardo se possa scorgere il figlio perduto  completque querellis-frondiferum nemus (358-359) e riempie il bosco di muggiti lamentosi, e torna a cercarlo nella stalla, angosciata dal rimpianto del vitellino desiderio perfixa iuvenci (360). Niente la consola: usque adeo quiddam proprium notumque requirit (366), a tal punto ricerca una forma che le è propria e ben nota

Il desiderium del figlio, il dolore per la sua mancanza è un tratto umano, da femmina umana anche tra le femmine degli animali,

 Questo riconoscimento è reciproco tra i mammiferi

Così i teneri haedi i teneri capretti agnique petulci e gli agnelli  ruzzanti distinguono la madri e "ad sua quisque fere decurrunt ubera lactis" (De rerum natura, II, 370) ognuno ricorre alla sua mammella ricolma di latte.

 

Bologna 14 marzo 2024 ore 9, 58  giovanni ghiselli.

 

 

 

 

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