Nella struttura pur greca delle commedie latine entra l' italum acetum (Orazio, Satire, I, 7, 32), lo spirito mordace italico giunto dalle farse che precedono il primo dramma, rappresentato da Livio Andronico nel 240 a. C.
Tale acetum è quasi sempre carente di carità
Possiamo ritrovarlo in alcuni film di Alberto Sordi, sia in quelli comici sia nel tragico Un borghese piccolo piccolo.
“ La bontà: ecco quello che manca totalmente in Sordi…Alla comicità di Alberto Sordi ridiamo solo noi: perché solo noi conosciamo il nostro pollo. Ridiamo, e usciamo dal cinema vergognandoci di aver riso, perché abbiamo riso sulla nostra viltà, sul nostro qualunquismo, sul nostro infantilismo. Sappiamo che Sordi è in realtà un prodotto non del popolo (come la vera Magnani) ma della piccola borghesia, o di quegli strati popolari non operai, come se ne trovano specialmente nelle aree depresse, che sono sotto l’influenza ideologica della piccola borghesia” (Pasolini, I film degli altri, p. 29)
I personaggi di Alberto Sordi riproducono il servo plautino che incarna l’iniziativa e l’intraprendenza della successiva borghesia interessata al guadagno e al piacere. I liberti del Satyricon.
Fescennini antichi e moderni
I Fescennini erano "versibus alternis opprobria rustica ", insulti rustici in versi alterni. Così li definisce Orazio (Epistole II, 1,145 sgg.). Inizialmente erano scherzi innocui, scambiati tra i contadini, "agricolae prisci, fortes parvoque beati "(v.139), i contadini antichi, forti e lieti del poco, che, dopo il raccolto quando scannavano un maiale, per rendersi propizia la terra, libavano il latte per Silvano e offrivano vino con fiori al Genio che ci ricorda la brevità della vita.
In seguito però questo gioco si cambiò in aperta rabbia"apertam in rabiem coepit verti iocus ", così venne approvata una legge punitiva per impedire che da versi infami alcuno fosse oltraggiato.
I fescennini di oggi.
Le risse televisive discendono dagli opprobria rustica dei fescennini e incontrano il gusto della parte più rozza del pubblico.
Perciò tali cagnare vengono programmate e incoraggiate o quanto meno non impedite dai conduttori.
Il pubblico che ama il gridare becero di molti personaggi spesso invitati nelle televisioni è assimilabile a certi spettatori della commedia romana i quali"media inter carmina poscunt -aut ursum aut pugiles; his nam plebecula gaudet " (Orazio, Epistole II, 1, vv.185-186), nel mezzo del dramma chiedono l'orso o i pugili; di queste cose infatti gode la plebaglia.
Molti politici lo sanno e si gettano nella mischia invereconda.
Bologna 9 marzo 2024 ore 19, 27 giovanni ghiselli
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