venerdì 26 luglio 2019

Il sottoproletariato lazzarone



Il voto ai razzisti viene dalla infima borghesia ignorante e dal sottoproletariato lazzarone.
Faccio due esempi. Una tale diceva che suo padre, professore di liceo, guadagnava quanto un magistrato, e senza dare ripetizioni. Replicai che noi professori facciamo parte del proletariato quanto al salario. Ma colei se ne vergognava e insisteva nell’affermare la propria appartenenza alla buona e onorata borghesia dato che era figlia di un docente molto ben remunerato dallo stipendio statale.

Un’altra non meno lazzarona quando le dissi che il suo ex marito, un  facchino notturno dal lavoro saltuario, era un proletario intelligente e simpatico, si offese e sostenne che il padre di sua figlia non era assolutamente un proletario in quanto aveva un nonno che era stato un famoso  boss della mafia.

Tale Lumpenproletariat costituisce una plebaglia venale, bugiarda e impudente, priva di coscienza di classe e sempre disponibile a farsi assoldare dai reazionari e ad associarsi alla violenza nei confronti degli odiati proletari.
“Quanto al sottoproletariato, che rappresenta la putrefazione passiva (passive Verfaulung) degli strati più bassi della vecchia società, esso viene qua e là gettato nel movimento da una rivoluzione proletaria; ma per le sue stesse condizioni di vita esso sarà piuttosto disposto a farsi comprare e mettere al servizio di mene reazionarie”. Parole dei “prometeici” Karl Marx e Friedrich Engels (Manifesto del partito comunista, cap. 1 Borghesi e proletari).


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