mercoledì 11 giugno 2025

Sofocle, Edipo a Colono. Traduzione e commento dei versi 1-8.

Sofocle, Edipo a Colono.

 

Prologo vv. 1-116

 

Traduzione e commento dei versi 1-8

Versi 1- 8

Edipo

Figlia di un vecchio cieco, Antigone, a quali

luoghi siamo giunti o alla città di quali uomini?

 

Commento dei versi 1-2

Edipo non vede ma spera di essere giunto in una città di uomini-ajndrw`n povlin- 

Se che ci saranno uomini umani lo accoglieranno. E Teseo il re di Atene non lo deluderà.

"e[xoid j ajnh;r w[n"(v.567), so bene di essere uomo gli dirà, e lo accoglierà come un fratello-

 

 

Chi accoglierà nel giorno presente

 con doni grami l'errante planhvthn Edipo

che poco chiede e ancora meno 5

del poco porta via, e questo mi basta;

ad accontentarmi infatti mi insegnano le sofferenze

e il tempo lungo che è con me, e per terza la nobiltà d'animo. 8

 

Commento

planhvthn vagante errante ha un doppio senso: uno che vaga e pure erra .

Per vagare senza errare, bisogna osservare i moti, le circolazioni del cielo e a queste assimilare i circoli del nostro cervello, suggerisce Platone nel Timeo 47 b-c

tou` smikrou` d  je[ti mei`on-Edipo attraverso il dolore e le sottrazioni successive ha compreso che ricchezza e potere non hanno alcun valore positivo.

Già nell’Edipo re,  quando era tuvranno~, il figlio di Laio aveva detto:

"O ricchezza e potere e arte che prevale

sull'arte nella vita piena di emulazione

quanta grande è l’ invidia o{so~ oJ fqovno~ che  si serba accanto a voi..." (Edipo re, vv. 380- 382)

Il lunatico  re Lear detronizzato  nel dolore  scopre i poveri e diviene capace di carità: “Poor naked wretches  (…) O, I have ta’en/ too litle care of this! take physic, pomp;/ expose yourself to feel what wretches feel,/ that thou may’st shake the superflux to them”, poveri disgraziati (…) O, io mi sono preso troppa poca cura di voi! pompa regale prendi la  medicina, rimani allo scoperto e senti quello che sentono i poveri, perché tu possa scuoterti di dosso il superfluo e darlo loro (Shakespeare, King Lear,  III, 4, 28-36).

 

 

 

Ma torniamo a Colono

Le sofferenze aij pavqai (v.7) e il lungo tempo- crovno~ makrov~-. (7-8) sono stato gli educatori di questo vecchio. E’ l’insegnamento della comprensione che deriva dalla sofferenza molto diffuso nella letteratura europea da Esiodo a Hermann Hesse e Cesare Pavese. La formulazione più nota è quella che si legge nella Parodo dell’Agamennone di Eschilo: tw`/ pavqei mavqo~ (v. 177).

Al tempo e alle sofferenze Edipo aggiunge to; gennai`on -8-la nobiltà  d’animo poiché non è vero che soffrendo anche lo stolto impara- paqw;n  dev te nhvpio~ e[gnw- Opere e Giorni 219.

Bologna 11 giugno 2025 otre 9, 13 giovanni ghiselli

p. s.

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