Ma, figliola- w\ tevknon- , se vedi qualche posto dove riposare9
o in luoghi profani o in sacri recinti di dèi,
fammi fermare e mettimi seduto, perché possiamo informarci wj~ puqoivmeqa
su dove mai siamo: per imparare- manqavnein- dai cittadini, infatti siamo giunti
stranieri e compiere il percorso secondo le cose che abbiamo udito- a]n d j ajkouvswmen . 13
9 w\ tevknon- Edipo si rivolge affettuosamente alla figlia Antigone che lo accompagna e sostiene, poi arriverà anche l’altra figlia Ismene cui il re degradato a farmakov~ ha manifestato grande attenzione già alla fine dell’Edipo re raccomandandone la cura a Creonte (vv. 1500 ss.)
All’inizio di questa tragedia precedente Edipo aveva chiamato w\ tevkna (Edipo re, v.1), o figli, tutti gli abitanti di Tebe assumendone il ruolo di padre, poi invece si era rivelato miasma della sua povli~.
Nel IV Episodio dell’ultima tragedia il vecchio cieco maledirà i figli maschi Eteocle e Polinice (vv. 1348 ss.). Da giovane ha ammazzato il padre, poi ha sposato la madre; poco prima di morire benedice le figlie e maledice i figli. E’ votato alle donne.
12manqavnein- Edipo è maturato attraverso le sofferenze. Da tuvranno~ non ascoltava nemmeno il profeta Tiresia che, pur cieco, vedeva e presoffriva tutto, ora che è un vagabondo acciecato vuole imparare. Nel Re Lear, Edgar dice al padre: Ripeness is all, la maturità è tutto (King Lear, V, 2)
v. 13 l’udito ha preso il posto della vista: al v. 139 Edipo dirà: fwnh`/ ga;r oJrw`, alla voce di fatto vedo.
Il lunatic King di Shakespear risponde a Gloster che ha detto di vedere feelingly con il sentimento
: “un uomo può vedere come va il mondo anche senza gli occhi- a man may see how this world goes , with no eyes- Guarda con gli orecchi- Look with thine ears (IV, 6)
Bologna 11 giugno 2025 ore 10, 36 giovanni ghiselli
p. s.
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