domenica 17 agosto 2025

La grande apoteosi di Pippo Baudo.

Non scrivo mai niente contro chi è morto e non può difendersi.
Tuttavia le celebrazioni della sua morte mi sembrano eccessive. Ho aperto un paio di telegiornali ed entrambi iniziavano poi continuavano con panegirici del personaggio che tanto ha dato agli Italiani i quali lo compiangeranno e sentiranno a lungo, con dispiacere, la sua mancanza. Questo si diceva e non credo sia vero. Non credo nemmeno che al defunto, non stupido, tali iperboli  facciano piacere. Pippo Baudo è stato un personaggio anche simpatico per la sua bonarietà scherzosa e non sciocca. 
Non sto criticando il morto ma gli sperticati elogi funebri che se ne fanno. Mi chiedo perché tanta afflizione esibita, prolungata, ripetuta?
A me è chiaro: Pippo Baudo ha favorito il consenso ai vari governi succeduti l’uno all’altro per tanti anni. Dirò di più:  il defunto era un bell’uomo compiaciuto di sé e ha insegnato a diversi governanti lo stile del piacione. Guardate la Meloni che fa scene da cabaret: non è una sua allieva? Ora che il maestro è morto sarà lei a rimpiazzarlo. Non è brutta né stupida nemmeno lei.
 
Cambio argomento: le critiche in una scala discendente
Concetto Marchesi ebbe a scrivere che più fortunato di Stalin fu Tiberio poiché l’imperatore romano venne criticato da Tacito, il più grande storiografo latino, mentre Stalin venne screditato da Kruscev, un uomo piuttosto rozzo e dozzinale. In un gradino ancora  più basso di questa scala mi trovo io: sono stato infamato solo  da omuncoli e donnicciole. Stalin ha sconfitto Hitler, io nel mio piccolo ho lasciato indietro quelli che hanno cercato di nuocermi perché ero troppo diverso da loro.

Villa Fastiggi, 17 agosto 2025 ore 14, 51 giovanni ghiselli

p. s.
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