Luci e ombre. La chiarezza di Sofocle
Soprattutto la lingua degli eroi sofoclei ci sorprende per la sua chiarezza, la bella claritas [1] apollinea, e noi crediamo di giungere fino alla loro intima essenza. Ma quelle macchie luminose sono conseguenza reattiva allo sguardo gettato nel fondo terribile della natura, e servono a salvare l’occhio offeso dall’orrenda notte. Il contrario di quello che succede dopo aver guardato il sole: quando ci volgiamo abbagliati, vediamo scure macchie colorate.
La serenità greca è questa: getti l’occhio nell’abisso buio poi vedi la chiarezza. Nell’Edipo a Colono per esempio.
La serenità greca è questa: getti l’occhio nell’abisso buio poi vedi la chiarezza. Edipo a Colono per esempio.
Ombre, luci, poi altre ombre. Il summit in Alaska.
Siamo stati a lungo nel tunnel del Covid evitando i contatti con le persone. Mentre stavamo per uscirne, il tunnel si è rilanciato allungandosi con la guerra. Sono anni che abbiamo la vista della luce impedita dal buio mentre l’udito viene ottuso dal frastuono di chiacchiere inconcludenti e spesso pure bugiarde.
Le sorgenti luminose che riesco ancora a vedere e servono a salvare l’occhio offeso dall’orrenda notte e le voci umane ancora ascoltabili sono quelle di poche persone viventi e dei miei autori.
Amici, questi e quelle, che mi curano l’anima.
Anche ieri ferragosto del 2025 il summit Trump- Putin in Alaska non ha posto la parola fine alla guerra e ai massacri.
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[1] :"San Tommaso dice: Ad pulchritudinem tria requiruntur: integritas, consonantia, claritas…Lo splendore di cui parla san Tommaso è la quidditas scolastica, l'essenza di una cosa" J. Joyce, Dedalus, p. 258
. Boitani traduce claritas con “trasparenza”: “La trasparenza: quella che Tommaso d’Aquino chiamava claritas, e, associandola a consonantia e integritas, considerava uno dei tre criteri della bellezza”. .
Sulle orme di Ulisse, p. 151.
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