Frederic Leighton Electra at the Tomb of Agamemnon |
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Traduzione mia
Parodo (140 - 207)
Elettra
Silenzio, silenzio, leggera
appoggiate l’orma
del calzare, non fate rumore, non
ci sia fracasso:
andate là lontano, lontano dal
letto per riguardo a me
Coro
Ecco, obbedisco.
Elettra
Ah Ah come soffio di zufolo
di canna sottile parlami, cara.
Coro
Guarda, senza tremito porto fuori
la voce
come se rimanesse interna
Elettra
Sì, così:
abbassa, abbassa la voce,
avvicinati piano, vieni piano
spiegami per quale necessità siete
mai venute 150
Dopo molto tempo infatti questo,
caduto nel letto, vi dorme.
Coro
Come sta? Mettimi al corrente,
cara.
Elettra
Di quale sorte devo parlare? Di
quale sciagura?
Ancora respira sì, ma geme
frequentemente. 155
Coro
Che cosa dici? O poveretto!
Elettra
Lo ucciderai se gli farai muovere
le palpebre
Mentre ha il beneficio di un
dolcissimo sonno.
Coro
Disgraziato per le odiosissime
azioni venute dagli dèi,
sventurato! Elettra: Ahi per le
pene!
Ingiusto davvero ingiusti vaticini
annunciò, annunciò, allora
quando sul tripode di Temi
sentenziò
l’omicidio contro natura di mia
madre il Lossia 165
Coro
Vedi? Muove il corpo tra le coltri
Elettra
Tu infatti, sciagurata,
gridando l’hai gettato fuori dal
sonno.
Coro
Invece mi sembra che di fatto
dorma.
Elettra
Non volgerai indietro il tuo piede
170
Lontano da noi, dalla casa,
smettendo di fare rumore?
Coro
Sonnecchia. - Elettra: sì è vero -
Coro
Potente, potente notte,
dispensatrice del sonno, dono
dei mortali travagliati, 175
vieni dall’Erebo, vieni, vieni
sulle tue ali
al palazzo di Agamennone.
Infatti sotto i colpi dei dolori e
delle sventure
Noi siamo finiti, distrutti.
Elettra
Avete fatto rumore.
Non permetterai il tranquillo
beneficio del sonno
cara, trattenendo silenziosamente
silenziosamente il frastuono della
bocca lontano dal letto?
Coro
Dimmi quale fine delle sofferenze
lo attende.
Elettra
Morire, morire, che altro?
Infatti non ha più desiderio di
cibo.
Coro
Allora il destino di morte è chiaro
190
Elettra
Febo ci ha sacrificati
assegnandoci il sangue sciagurato
dell'assassinio contro natura
di nostra madre assassina del
padre.
Coro
Con giustizia ma senza bellezza.
Elettra
Hai ucciso e sei morta, o
madre che mi hai partorito, poi hai
ammazzato 195
il padre e questi figli nati dal
tuo sangue:
siamo finiti, come i morti siamo
finiti -
Tu (a Oreste) infatti sei tra i
morti e la mia parte di vita,
se ne va per lo più in lamenti e
pianti
e lacrime notturne, senza nozze
poiché senza figli trascino il
tempo
della mia vita per sempre,
infelice. 207
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