giovedì 10 ottobre 2019

L’auspicata ipotermia che ammazza i deboli

Elettra e Antigone di Sofocle non vogliono piacere a tutti come i nostri lenoni televisivi.

L’Elettra di Sofocle risponde alla sorella Crisotemi che il suo oblio del padre è deinovn (341) terribile. Anzi, la accusa di essere complice della madre. La sua è deiliva (viltà 351)
Io-dice Elettra- continuo a lamentarmi rendendo onore al morto, se pure laggiù c’è qualche cavri~ (356). Tu partecipi a mense sontuose, per me l’unico nutrimento (movnon bovskhma, 363. 364)  deve essere non dispiacere a me stessa (toujme; mh; lupei`n).

Cfr.  l’Antigone di Sofocle  che non vuole piacere a tutti, Quando Ismene,  la sorella impaurita, le fa notare : "tu hai il cuore caldo per dei cadaveri gelati" (v. 88), Antigone risponde : " ajll j oi\d  j ajrevskous j oi|" mavlisq j aJdei'n me crhv" (Antigone, v. 89), ma so di essere gradita a quelli cui soprattutto bisogna che io piaccia".

 Cfr. viceversa personaggi come gli strapagati, deinoiv, lenoni televisivi che vogliono piacere a chichessia ripetendo i luoghi comuni di moda: tutto il potere alle donne per esempio, come se fossero tutte eccellenti; oppure: la terra ha la febbre, sta morendo di caldo, mentre in realtà i migranti muoiono di ipotermia, e non si dice mai di freddo, per carità, poiché il freddo è una buona cosa dal momento che ammazza i disgraziati.
 Contano che “ipotermia” non venga capita dai più.
La morte per freddo dei deboli era auspicata da Mussolini: “ Nevica. Il duce guarda fuori dalla finestra ed è contento che nevichi: “Questa neve e questo freddo vanno benissimo” dice “così muoiono le mezze cartucce e si migliora questa mediocre razza italiana” (Galeazzo Ciano, Diario 1937-1943, 24 dicembre, 1940”.  

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