venerdì 21 dicembre 2018

Twitter, CCCXXXIV sunto. Dies natalis solis invicti


Canzoniere del Petrarca
commentari e miniature attribuite ad Antonio Grifo
21 dicembre 2018

“Zefiro torna e ‘l bel tempo rimena”
Chi nega che oggi, 21 dicembre, inizi la primavera è cieco di mente. Già ieri pomeriggio il sole è rimasto nel cielo a donarci la luce per 2 minuti in più. Borsa di studio, presagio d’estate felice. Alle 16 e 12 minuti dallo studio di casa ho alzato una commossa preghiera al Sole nostro che nei cieli stava. Gli sono immensamente grato, e non brilla solo per me ma anche per quelli che lo calunniano con le menzogne più evidenti. Chi può pensare che oggi cominci l’inverno? Solo chi non ha mai guardato il cielo: "Solem quis dicere falsum/audeat?", il sole chi oserebbe chiamarlo falso? Già Virgilio lo domandava, retoricamente.

 Il 21 giugno triste preludio al il declino del sole, il giorno più triste dell’anno, principio dell’autunno, è lontano. Inizierà il regresso, l’avvio al tramonto del primo fra tutti gli dèi, il venire meno della vita che oggi però rinasce. Chi non guarda il cielo crede che cominci l’estate, addirittura che agosto costituisca il culmine dell’estate!
Oggi è di fatto il dies natalis solis invicti. Non cesserò di pregare.

Si vergognino quanti speculano sull'assassinio di Antonio per attizzare l'odio contro la religione islamica. Sono certo che quel ragazzo li disapproverebbe quanto me. Né escludo che, commisto alle stelle, lo faccia. Aggiungo che le Istituzioni tanto rappresentate al funerale banalizzato dai soliti applausi e bagnato da molte lacrimae non tutte iussae a dire il vero, non tutte da coccodrillo poiché molti piangevano davvero, erano veramente commossi, le Istituzioni dunque non hanno fatto niente per aiutare quel giovane da vivo. Lavorava quasi gratis e non aveva nemmeno la tessera da giornalista che pure io ho, indegnamente. Intanto Fazio piange miseria se prende meno di 100 o 200 mila euro al mese per le sue ciance lusinghiere, i suoi sorrisi ambigui, da adulatore strapagato e stragarantito. Doveva andarci anche lui al funerale così la gente veramente addolorata che prevaleva, lo avrebbe fischiato a dir poco.
La Bonino non ha più alcun diritto di sdegnarsi, dato che, al tempo delle guerre del golfo, approvava il bombardamento su civili iracheni, donne e bambine comprese, in quanto, diceva, probabilmente in mala fede o per idiozia integrale, che bisognava liberare le mogli e le figlie oppresse e costrette a coprirsi i capelli con un velo da quei farabutti dei maschi islamici, da sterminare. Il fatto è che all’epoca nell’Iraq come nella Libia bombardata più avanti c’era libertà o almeno tolleranza religiosa, almeno quanto qui ora in Italia, se non più. Quelle bombe sull’Iraq hanno causato 100.000 morti. Si vergogni anche lei!

La pubblicità va vietata. Molti le credono e le danno retta. E' una pessima maestra che insegna a mentire, a ingannare e spinge alla volgarità, all'obesità, all'alcolismo, al bullismo, all’ignoranza, alla delinquenza. Mostra adulti e, oscenamente, pure i bambini non come persone ma quali idolatri che adorano le cose e si inchinano davanti alla materia.
Nel 353 d. C. a Roma le mense erano voragines, baratri di scialacquio e le biblioteche venivano chiuse per sempre come se fossero sepolcri et bybliothecis sepulcrorum ritu in perpetuum clausis (Ammiano Marcellino Storie XIV, 6, 18) .
Va meglio nel 2018? Qui a Bologna sì. Ci sono tre biblioteche (Ginzburg, Scandellara, Ruffilli) che danno spazio alla mia buona volontà di conferenziere e tante persone vengono ad ascoltarmi. Poi mi scrivono e mi chiedono altro materiale. Che invio gratis et amore. Chiunque può chiedermelo: lo riceverà da me, sine pecunia ovviamente, e non sono ciance ma sapidi frutti di decenni di studio, non matto e disperatissimo ma pieno di attenzione e di gioia. Lo studio e le studentesse e gli studenti di tutte le età mi hanno curato l’anima.

Buona primavera a tutti
gianni poverello eppure felice. Anche oggi c’è il sole. Studierò fino alle 12, poi in bicicletta sui colli, mangerò un boccone e studierò di nuovo: Ammiano Marcellino appunto e il suo eroe Giuliano Augusto che adorava il dio Sole, quindi un’ora di corsa a piedi, e, compiuta l’ascesi mentale e fisica che devo quotidianamente a me stesso, un bagno.
Dalle 21, quale coronamento della giornata di piena festa, alcuni amici, ex studenti di varie età, verranno ad allietare la mia parca mensa con parole buone e intelligenti.
Amo la vita che mi contraccambia.
Saluti e salute a tutti dal poverello.

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