sabato 15 giugno 2019

il professore di greco sazio di radici andrà sulla piazza a tambureggiare ditirambi


Nell’epodo della Parodo delle Baccanti di Euripide (vv.135 - 166) le menadi cantano:
 “E’ cosa dolce nei monti, quando dai tiasi in corsa
Si cade a terra, indossando
il sacro indumento della nebride, cacciando
il sangue del capro ucciso, gioia di mangiare la carne cruda,
spingendosi sui monti frigi, lidi, e il capo è Dioniso,
evoè.
Scorre di latte il suolo, scorre di vino, scorre del nettare
delle api.
Bacco sollevando
la fiamma ardente
dalla torcia di pino
come fumo di incenso di Siria
si precipita, con la corsa e
con danze eccitando le erranti
e con grida spingendole,
e scagliando nell’aria la molle chioma.
e insieme con urla di evoè grida così:
“O andate Baccanti,
andate Baccanti,
con lo splendore dello Tmolo aurifluente,
cantate Dioniso
al suono dei tamburelli dal cupo tuono - barubrovmwn uJpo; tumpavnwn -
celebrando con urla di evoè il dio dell’evoè
tra clamori e gridi frigi
quando il sacro flauto melodioso
freme sacri ludi, che si accordano
alle erranti al monte, al monte: felice
allora, come puledra con la madre
al pascolo, muove il piede rapido, a balzi, la baccante”.

A proposito dei timpani o tamburelli
Il suono del tamburo è considerato centrale anche dal professore di greco Adolph Cusins, il fidanzato di Barbara, maggiore dell’esercito della salvezza nella commedia di Bernard Shaw. Egli dice al futuro suocero, il padre di Barbara, ricchissimo fabbricante di armi: “You do not understand the Salvation Army. It is te army of joy, of love, of courage… It takes the poor professor of Greek, the most artificial and self - suppressed of human creatures, from his meal of roots, and lets loose the rhapsodist in him; reveals the true worship of Dionysos to him; sends him down the public street drumming dithyrambs” (Major Barbara, Act II), tu non capisci l’Esercito della Salvezza. E’ l’esercito della gioia, dell’amore, del coraggio… Porta via il povero professore di Greco, la più artificiale e autorepressa delle creature dal suo pasto di radici, e libera il rapsodo che è in lui; rivela in lui il vero cultore di Dioniso; lo manda nella pubblica strada a tambureggiare ditirambi.

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