giovedì 18 gennaio 2024

Trump o Biden?

Trump ha delle radici nel Tartaro. Biden invece è l’Olimpo, secondo la vulgata.
Ma perfino l’Olimpo ha le sue radici nel Tartaro.
 
Virgilio è un grande scrittore e leggerlo è funzionale a chi vuole imparare a scrivere, ma è stato pure il leccapiedi di Augusto.
 
Oggi però non voglio entrare in sofisticherie causidiche.
 
Tuttavia mi domando: quale di questi due vecchi, uno quasi quanto me, l’altro perfino più di me, potrebbe, una volta eletto, essere, meno nocivo agli interessi di noi Italiani? Anche questo ha una certa importanza.
Io credo Trump perché tra i due è il meno propenso alla guerra che è lo scelus maximum: produce danni enormi  a tutta la vita del pianeta e provoca i dolori più gravi all’umanità.
Le scelleratezze di Trump ci toccano meno e sono meno globali.
La guerra già ora sta minacciando gran parte del mondo.
Ovviamente questo non è un suggerimento elettorale in quanto noi non votiamo, bensì un invito a chiedersi sempre se quanto suggerisce la propaganda dei media è  funzionale alla salute della vita.
 Lo spirito critico va tenuto desto ogni giorno per smascherare le mistificazioni. Il mandarinismo di troppi politici è menzognero.
Perfino quanto viene spacciato per mistica non poche volte è mistificazione.
 
Bologna 18 gennaio 2024 ore 17, 31,
p.s.
Dicono che il 21 dicembre cominci l’inverno ma da allora il sole si è alzato, riscalda di più e la luce è cresciuta di una buona mezzora.
Il 21 giugno il sole e la luce saranno giunti al culmine nel nostro emisfero, quindi caleranno inesorabilmente.
Anche la suddivisione delle stagioni dunque è una menzogna.
A questo riguardo mi concedo una citazione:
“E’ come se un burlone avesse arrangiato le cose in modo da far cominciare la primavera all’inizio dell’inverno e l’autunno all’inizio dell’estate” (T. Mann, La montagna incantata, Sesto capitolo, ancora qualcuno, p. 547) 


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