mercoledì 10 gennaio 2024

T. Mann, La montagna incantata - Der Zauberberg. 3


Settembrini
 Vuole essere portavoce di valori alternativi alla morte
Un Satana che ha eccellenti rapporti con il lavoro
A Hans, l’italiano sapeva di sermone domenicale.
Settembrini : io sono un umanista, un homo humanus e non capisco niente di cose ingegnose come l’ingegneria. Cfr. Socrate e il prologo del Fedro di Platone e L’Heautontimoumenos di Terenzio.
Hans dice che si sente in salute quando non fa assolutamente nulla.
Settembrini : Radamanto è un adepto al suo stesso vizio (il fumo).
Hans:  Vizio?
Settembrini: Sì, le cose vanno definite con energia, secondo verità. In tal modo la vita si rafforza e si potenzia
Quindi l’italiano cita parole del Flauto magico, dall’aria di Papageno (I, 2): “gente, è qui l’uccellatore sempre allegro eccolo qua!”.
Un satanasso quel Radamanto, davvero “sempre allegro”, ma di un’allegria un po’ forzata. P. 88.
La superiora è Adriatica Von Mylendonk.
Radamanto ha nominato quel fossile a sovrintendere il suo palazzo degli orrori solo in ragione del suo senso artistico per lo stile. Egli è infatti un artista.
Hans dice che sembra morta da un pezzo, sembra addirittura medioevale
Settembrini dice che la malignità è l’arma più splendida della ragione contro la potenza delle tenebre e della bruttezza. La malignità è lo spirito della critica che rappresenta l’origine del progresso e dell’Illuminismo. (p. 89). Poi definisce Tetrarca “padre dell’età moderna”
 
Quindi Joachim , il militare, ricorda il dovere  della cura  e Settembrini cita Virgilio: dextera quae Ditis magni sub moenia tendit” (VI, 541), la destra va sotto le mura del grande Dite. Virgilio è insuperato.
 
E’ il momento del trivio: hic locus est, partis ubi se via findit in ambas (540)
Questo è il luogo dove la via si divide in due parti:
la destra che tende sotto le mura del grande Dite,
per di qua la nostra via verso l’Elisio; ma la sinistra dei malvagi
mette in atto le pene e all’empio Tartaro invia”. (540- 543)
 
Virgilio è poeta sommo: dispone di epiteti quali nessun moderno possiede
Petrarca è invece il padre dell’età moderna.
 
Mann colloca Petrarca alle origini dell’età moderna nelle Considerazioni di un impolitico: “Agli albori del nuovo evo, ai tempi del Petrarca, era il principio del progresso che disgregava la fede, metteva in forse l’autorità, emancipava l’individuo e distruggeva le basi della cultura unitaria europea e medioevale”.
Quindi la linea maggiore del razionalismo europeo: “Petrarca, Erasmo, Voltaire, con questi nomi si chiude il regno del fanatismo.
 
Dante gettò uno sguardo sulla terra promessa dell’Umanesimo, ma non vi poté porre il piede. Lo scopritore di questo mondo fu Petrarca  (Gorge Voigt).
Tra i Greci la citica alla religione inizia con la Sofistica e con Euripide
 
Poi S. si mise a fare il donnaiolo con una ragazzetta non graziosa del villaggio: “Tu dolce damigella vuoi essere la mia bella? Poi fece t. t. t. schioccando la lingua e il suo occhio scintilla di lubrica favilla, citò, Dio solo sa da dove, e mandò un bacio verso le spalle impacciate della ragazzetta.
“E’ un vero fanfarone” pensò Hans.
Poi Settembrini sparlò di Beherens che aveva ottenuto il titolo onorifico da un principe affetto da tubercolosi cerebrale. Il principe teneva un comportamento scandaloso, ma Behrens chiudeva un occhio.
Seguitò con un profluvio di loquaci maldicenze. Le parole gli uscivano piene, rotonde, in espressioni colte, mordaci e leste, non inciampava mai nel suo caldo eloquio 91.
 Settembrini lo chiama “un modo plastico di esprimermi”
De Sanctis scrisse su Luigi Settembrini – 1813-1876-letterato risorgimentale : “la sua frase è netta, lucida, plastica” e il suo viso era illuminato da un mezzo riso tra la bonomia e la canzonatura. (in Saggi critici)
 
L’italiano dice di Krokowski: “quell’uomo ha un solo pensiero in testa, ed è pensiero lurido” p. 92
Poi Settembrini dice: “ l’umanista è sempre un pedagogo in quanto egli è il depositario di una tradizione: quella della dignità e della bellezza degli esseri umani. Il prete si era arrogato la guida della gioventù in epoche cupe e misantrope. Sono un fautore del ginnasio umanistico.
 
Nel Doctor Faustus -1947- il professor Zeitblom dottore in lettere, l’io narrante, afferma che la civiltà consiste nell’inserire con spirito ordinatore i mostri della nott nel culto degli dei (p. 14)
C’è un nesso fra lo studio della filologia antica e un senso amoroso della dignità razionale dell’uomo p. 12
Il nome della fresca fanciulla che sposai, il caro nome, di Melene, non fu l’ultimo argomento che determinò la mia scelta. Un nome siffatto è circondato da un alone sacro (Doctor Faustus, p. 14).
La pedagogia prussiana dell’Ottocento propugnava il ginnasio umanistico contro le scuole tecniche.
 
Settembrini aveva pochi soldi e occupava una piccola stanza sul retro.
Bologna 19 gennaio 2023 ore 21, 22 
giovanni ghiselli

p. s.
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