domenica 6 gennaio 2019

Auguri per l'Epifania del 2019

Leonardo, Adorazione dei Magi

Auguri della befana dal poverello di Pesaro

Oggi è l'epifania della primavera. Ho pedalato per due ore. Il sole mi faceva danzare sulla bicicletta e forse anche io facevo danzare il sole. Direte che sono pazzo, ma la mia follia è più saggia della saggezza limitata del mondo: il sole è l’immagine di Dio, ne porta significazione, come ha detto l’altro poverello, e il divino non assomiglia punto all’umano e, se fa cose per noi impossibili questo dipende dalla nostra limitatezza e non è in contrasto con la ragione ou[te paravlogovn ejstin .
La canaglia dei cani senza razza conincerà ad abbaiare contro il caldo e a bestemmiare contro il sole, il primo tra tutti gli dèi, secondo Sofocle. E pure secondo me. Il caldo favorisce la vita, salva quella delle persone povere come me che la canèa dei cani senza razza vorrebbe vedere morte per freddo, per fame o sbranate dai loro denti da cani, sciacalli, iene, vampiri.
Noi poverelli non abbiamo altro riscaldamemto e conforto che la luce del sole, la più rallegrante di tutte le cose, simbolo di salvezza in tutte le religioni. Nella grotta dove vivo, talora da anacoreta, ne ricevo i raggi diretti e pure quelli riflessi dall’innumerevole sorriso delle onde marine. Grazie al Sole sono ancora vivo. Gliene sono grato e lo benedico. Gli empi lo maledicono, eppure risplende anche per loro.
Quando va bene, noi accattoni dell’amore troviamo la carità di una femmina umana, umanissima. Per fortuna questo succede squisitamente da parte dell'aristocrazia femminile che però non ha visibilità, certo non quella delle istrione, volgari mime che insultano intelligenza, cultura e pudore offendendo il genere del quale fanno parte. Indegnamente.
La canaglia di cui sopra in ogni caso propugna l'odio tra le donne e gli uomini negando non solo la luce ma anche "il maggior piacere che per lo mar dell'essere si trova". La propaganda consumistica lascia sussistere tra i sessi solo la digrignante scopata. Chi fa l’amore con gioia non corre a comprare schifezze e veleni.
La tragedia è che ora le canaglie d'Italia sono rappresentate al governo in combutta con i buffoni di questo paese.
Bologna 6 gennaio 2019. Buona befana dal poverello e comunista aristocratico di Pesaro con tanta gratitudine alle femmine umane, aristocratiche tutte, e in buona parte anche comuniste, che lo hanno amato e vorranno riconoscersi in questa nobilissima schiera.
Ci metto anche i maschi, gli amici che mi hanno voluto bene: il nonno Carlo Martelli, il babbo Enrico, Rodolfo, Stefano, Fulvio, Alessandro, Alfredo, Marcello, Umberto, Riccardo in ordine di tempo, e le amiche non amanti: da mia nonna Margherita, alla mamma Luisa, alle zie Rina, Giulia e Giorgia, a mia sorella Margherita, all'Antonia Sommacal di Carmignano, a Maddalena, a Licia, a Lucia, a Daniela, a Elisabetta, ad Alessandra, a Mattia. Insomma we many, we happy many, we band of brothers.

Baci
gianni

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