mercoledì 2 gennaio 2019

I medici umanisti. L'umanesimo è amore per l'umanità

pedalando al sole della Grecia
(N.B. per un problema tecnico non è possibile rendere leggibile il font di greco
mi scuso dell'inconveniente che risolverò al più presto - Migdal)


Il dies natalis solis invicti del 2018

Ho passato una serata di Natale molto bella con dei medici umanisti, amanti e conoscitori della letteratura greca. Uno di loro in particolare, un ginecologo di chiara fama, mi ha fatto ricordare un bellissimo brano di Platone dopo che gli avevo chiesto se la medicina è una scienza esatta. Mi ha risposto che non è nemmeno una scienza e che si impara via via dai risultati delle terapie.
Quindi ha citato poll¦ mn ºp…stato œrgakakîj dšfhs…nºp…stato p£nta
Ho capito queste parole ma non ricordavo il contesto. Me lo ha fatto ricordare questo medico dotto. Ne ho ammirato la cultura.
Venuto a casa ho rivisto il dialogo platonico e ne voglio riferire la parte in questione a voi lettori miei che tra pochi giorni, entro il 2018 credo, arriverete a 700 mila

SW`Or´j oânÓte gœfhn kinduneÚein tÒ ge tîn ¥llwn
pisthmîn ktÁma£n tij ¥neu tÁj toà belt…stou ™pist»mhj
kekthmšnoj ÏÑlig£kij mn çfele‹nbl£ptein d t¦ ple…w
tÕn œconta aÙtÒ«roÙcˆ tù Ônti Ñrqîj ™fainÒmhn lšgwn;  (Alcibiade II 147b)


vedi dunque, dice Socrate ad Alcibiade, quando dicevo che il possesso delle altre scienze se uno non possiede la scienza di quanto è ottimo (l'idea del Bene), di rado giova, mentre per lo più danneggia chi ce l'ha, non ti sembra che io parlavo dicendo quanto è sostanzialmente corretto? 
Capisco che queste parole non sono del tutto perspicue ma vi garantisco , lettori,  che riflettono in italiano quello che  scrive in greco Platone ricordando e, credo, mimando la scelta stilistica oratoria, o antioratoria, del suo maestro il quale nella propria apologia-scritta del resto anche questa che cito dal discepolo-nega di essere deino;" legein, abile a parlare, a meno che si chiami deino;n legein abile a parlare to;n tajlhqh' levgonta (Apologia di Socrate, 17b) chi dice la verità.
Ma torniamo al dialogo dal quale siamo partiti e procediamo.
Alcibiade  dà ragione a Socrate il quale aggiunge

Ð d d¾ t¾n kaloumšnhn polumaq…an te kaˆ polutecn…an
kekthmšnojÑrfanÕj d ín taÚthj tÁj ™pist»mhj¢gÒ-
menoj d ØpÕ mi©j ˜k£sthj tîn ¥llwn«roÙcˆ tù Ônti
dika…wj pollù ceimîni cr»setai¤te omai ¥neu kubern»tou
diatelîn ™n pel£geicrÒnon oÙ makrÕn b…ou qšwn; éste
sumba…nein moi doke‹ kaˆ ™ntaàqa tÕ toà poihtoàÖ lšgei
kathgorîn poÚ tinojæj ¥ra poll¦ mn ºp…stato
œrgakakîj dšfhs…nºp…stato p£nta (Alcibiade II 147b)


 e chi possiede la cosiddetta conoscenza enciclopedica e politecnica , ma sia privo di questa scienza (del Bene), e venga spinto da ciascuna delle altre, non farà uso sostanzialmente di una grande tempesta senza un nocchiero, continuando a correre sul mare, non a lungo del resto? Sicché mi sembra che anche qui capiti a proposito quello che dice il poeta criticando uno che effettivamente sapeva molte cose ma le sapeva tutte male 


Cfr. Eraclitopolumaqivh novon ouj didavskei:   JHsivodon ga;r a[n ejdivdavxe kai; Puqagovrhn aujti;" te Xenofavneav te kai;  JEkatai'on (fr. 82 Diano)
Per quanto riguarda il suo rapporto con i poeti, Eraclito è molto critico con Omero e Archiloco che dovrebbero essere espulsi dagli agoni e bastonati (fr. 84D.), poi con Esiodo, Pitagora, Senofane, Ecateo ai quali il sapere molte cose non ha insegnato ad avere intelletto : polumaqivh novon ouj didavskei (82 D).
Ritengo di appropriarmi in modo non del tutto indebito del frammento di Eraclito se dico che avere logos non coincide con il sapere molte cose, ma col riuscire ad avere una visione d’insieme che renda coerente il tempo della propria vita con il tempo del mondo”[1].

Cfr. ancora Platone il quale nelle Leggi attribuisce al personaggio dialogante, l’Ateniese,  queste parole “kivndunovn  fhmi ei\nai fevrousan toi'ς paisi;n th;n polumaqivan” (811b), dico che l’ apprendere molte cose arreca un pericolo ai ragazzi.


Si possono commentare tutti questi testi con la sintesi di Euripide che invece scrive in modo del tutto perspicuo"to; sofo;n  d  j ouj  sofiva" (Baccanti, v. 395), il sapere non è sapienza. La sofiva è lo scopo di quella cultura che Nietzsche chiama tragica: "la sua principale caratteristica consiste nell'elevare a meta suprema, in luogo della scienza, la sapienza". La sapienza si tuffa nel fiume della vita. Il sapere al contrario è il fine dell'uomo teoretico il quale "non osa più affidarsi al terribile fiume  dell'esistenza: angosciosamente egli corre su e giù lungo la riva”[2] . Aggiungo che hJ sofiva  è femminile e produttiva, creativa, to; sofovn  è neutro e sterile.
Uno splendido corollario, del verso 395 delle Baccanti citato sopra è quanto il profeta Tiresia, cui la verità è connaturata,  ha già anticipato a Penteo: “mh; to; kravto" au[cei duvnamin ajnqrwvpoi" e[cein” (v. 310), non presumere che il potere abbia potenza sugli uomini. Insomma, come il potere non è potenza, il sapere non è sapienza.  


giovanni ghiselli
p. s.
siamo arrivati al 31 dicembre e il mio blog, che compie 5 anni e 10 mesi, è arrivato a 700187 lettori
Queste sono le visite di oggi (ore 17, 30)
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Buon anno!

Gianni, il poverello di Pesaro, questa sera invece di patire il solito e solitario digiuno nella grotta prospiciente il mare flagellato dalla bora, al freddo e al gelo senza nemmeno essere sceso dalle stelle quale re del cielo,  che in queste notti del resto nemmeno si vede per la nebbia che fa ululare le sirene del porto e i cani affamati, il pesarese gianpoverello dunque, gioirà dell’amicizia e della pietas di Daniela e Andrea che l’hanno invitato a mangiare, in calda comunione anche con altri amici, una zuppa di pesce, di gran lunga più buona e più sana di un cenone qualsiasi, anzi di qualsiasi cenone.


p. p. s.
1 gennaio
Gli auguri di risposta a questi miei:

Roberta Sartore Non è importante il cibo, anche se non mi sembra niente male, la compagnia di amici sinceri è la cosa più bella. Auguri, buon anno anche hai tuoi amici. 🤗🤗🤗
Gianni Ghiselli Tanti cari auguri anche a te Roberta! Un abbraccio
Sandra N Santoro Augurissimi di buon anno, prof!☆
Adriana Pedicini Auguri caro Gianni, davvero caro. Un abbraccio
Riccardo Passaro Auguri per un anno sempre più prolifico, prof. poliutropos
Giulia Mandalà Tanti Auguri, grande maestro universale, ecumenico,di tutti .
Gianni Ghiselli Grazie Giulia, spero di conoscerti personalmente. gianni 
Rita Fra Sempre profondissime considerazioni ed esortazioni.Buon anno ancora!
Alex Savinelli Le auguro un buon anno con infinita stima e profonda gratitudine per la ventata di cultura che porta nella mia bacheca.
Elisabetta Venturi Tantissimi auguri Gianni !
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Stefano Bosi Auguri
Elisabetta Di Biagio Buona cena di pesce e buon anno
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Roberta Marchi AuguriGianni, buon anno!
Alessandra Florio Auguri Gianni
Antonella Agostinis Auguri, Gianni!!! 🥂🎉🥂🎊
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Ersilia De Cupis Felice 2019!
Gabriella Andreose Auguri serenità!
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Grazia Emmanuele Buon 2019. 🎆🍇

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Patrizia Mazzotti Gianni carissimo un abbraccio e un augurio sincero.

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Lucia Franco Buon anno!
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Luciana Fabris Che il 2019 sia sereno e prospero
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Orietta Coslovi Buon Anno!
Gianni Ghiselli Anche a te! gianni
Laura La Auguri Auguri Auguri
🥂🍾🤗
·  
Otello Ciavatti auguri Gianni
Roberta Sartore Non è importante il cibo, anche se non mi sembra niente male, la compagnia di amici sinceri è la cosa più bella. Auguri, buon anno anche hai tuoi amici. 🤗🤗🤗
Gianni Ghiselli Tanti cari auguri anche a te Roberta! Un abbraccio
Sandra N Santoro Augurissimi di buon anno, prof!☆
Adriana Pedicini Auguri caro Gianni, davvero caro. Un abbraccio

·
Riccardo Passaro Auguri per un anno sempre più prolifico, prof. poliutropos

·  
Giulia Mandalà Tanti Auguri, grande maestro universale, ecumenico,di tutti .

Gianni Ghiselli Grazie Giulia, spero di conoscerti personalmente. gianni
  • Giulia Mandalà Anche io vorrei avere questo piacevolissimo onore,al liceo i suoi libri per me rappresentavano e rappresentano ancora un monumento.Il greco è una marcia in più nella vita ,consente davvero di crescere culturalmente e di affrontare con grande metodo e m…Altro...
Giulia Mandalà Ancora tengo custodito il Ghiselli nella stanza quale gemma preziosa.




[1] S. Natoli, Parole della filosofia p. 25.
[2] La nascita della tragedia , p. 122 e p. 123.


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