sabato 1 febbraio 2020

Orazio e Nietzsche




Orazio  nell’Ars poetica  suggerisce a chi scrive la brevità (esto brevis, v. 335), la verosimiglianza, poi l’unione di utilità e piacevolezza: “omne tulit punctum qui miscuit utile dulci,/lectorem delectando pariterque monendo” (343-344), ha preso punteggio pieno chi ha mescolato l’utile al piacevole, dilettando il lettore e nello stesso tempo, ammaestrandolo

“ Sulla terra sono molte buone invenzioni, le une utili, le altre gradevoli: per esse la terra è amabile. E certe cose vi sono così bene inventate, da essere come il seno della donna: utili e al tempo stesso gradevoli”.
 F. Nietzsche, Così parlò Zarathustra, III, Da antiche favole e nuove, 17.


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