giovedì 27 giugno 2024

La grande quercia darà dei segni.


 

La grande quercia sarà la meta della passeggiata cui seguirà la mia lectio magistralis al Festival dei Filosofi lungo l’Oglio sabato 29 giugno.

 

 

Le querce  non sono mute: possono significare, dare segni e perfino parlare.

Nell’Odissea troviamo le querce vocali di Dodona che sono profetesse di Zeus e gli prestano la loro voce

Nel XIV libro del poema omerico  Odisseo travestito da mendicante racconta a Eumeo di essere andato in Epiro dove il re dei Tespròti, l’eroe Fidone gli disse che il re di Itaca era andato a Dodona per sentire il consiglio di Zeus dato dalla quercia alta chioma su come egli dovesse tornare a Itaca- - ejk druo;~ uJyikovmoio Dio;~ boulh;n ejpakouJsai- (v. 328)

La storia viene ripetuta da Ulisse a Penelope prima di farsi riconoscere nel XIX canto.

 

Nelle Trachinie di Sofocle Deianira racconta che Eracle le aveva detto di avere ricevuto un responso dall’antica quercia e dalle due colombe di Dodona (171-172). Secondo questa profezia l’eroe avrebbe affrontato e compiuto l’ultima fatica. Alla fine della tragedia Eracle morendo comprende che il termine delle fatiche era anche quello della vita: “toi`~ ga;r qanou`si movcqo~ ouj prosgivgnetai” (1173), ai morti infatti non si aggiunge fatica.

 

Nel Prometeo incatenato di Eschilo il Titano ricorda  a Iò quando ella giunse in Epiro nel paese dei Molossi e all’alta montagna di Dodona dove c’è l’oracolo e il seggio di Zeus di Trespozia e l’incredibile prodigio-tevra~  t j a[piston , cioè le querce parlanti aiJ proshvgoroi druve~ 832  che la salutarono come l’inclita sposa di Zeus-833-

 

Una curiosità: nell’Iliade Achille invoca Zeus con queste parole:” tu che vivi lontano e regni su Dodona lontano dalle  cattive tempeste e intorno a te vivono Selloiv i Selli, i tuoi sacerdoti che dormono in terra e non si lavano i piedi-ajniptovpode~ (XVI, 233- 235).

 

p. s. ho corretto un refuso del post sui giardini pensili: amoenitatem naturae  imitari  ovviamente, non natura. Chiedo scusa.

 

Bologna 27 giugno 2024 ore 18, 49 giovanni ghiselli

 

 

 

 

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