domenica 12 maggio 2024

L’automitizzazione di Alessandro Magno e quella del grande prete don Lorenzo Milani.


 

  Arriano  (II secolo d. C.) a proposito della morte di Alessandro riporta una notizia alla quale non crede, della quale anzi afferma che dovrebbero vergognarsi quanti l’hanno scritta: che il Macedone, sentendosi morire, voleva gettarsi nell’Eufrate per sparire accreditando la fama di una sua assunzione in cielo, in quanto nato da un dio come aveva più volte affermato. Glielo impedì Rossane ed egli le disse che lo privava della gloria di essere nato dio. Ebbene lo storiografo di Nicomedia precisa che ha riportato queste notizie wJ" mh; ajgnoei'n dovxaimi perché non sembri che io le ignori, più che per il fatto che esse siano pista; ej~ ajfhvghsin, (Anabasi di Alessandro, 7, 27, 3) credibili a raccontarle.

Questo racconto fa parte dell’automitizzazione di Alessandro prossimo a morire.

 

Tale crepuscolo mitico si trova anche nella vita di don Lorenzo Milani scritta dal suo discepolo Michele Gesualdi. Poco prima di  morire  quel martire cristiano disse: “In questa stanza c’è un cammello che passa dalla cruna di un ago”. Poi però il grande prete aggiunse: “Non lo raccontare a nessuno” (Michele Gesualdi, Don Lorenzo Milani, L’esilio di Barbiana, p. 250).

 

Bologna 12 maggio 2024 ore 10, 18 giovanni ghiselli

 

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