mercoledì 13 febbraio 2019

Antologia di oggi. Euripide, gli araldi, i giornalisti, Circe, la ‘ndrangheta e Macbeth



Euripide, gli araldi, i giornalisti, Circe, la ‘ndrangheta e Macbeth

Euripide assegna agli araldi dei vizi che potrebbero essere attribuiti ai giornalisti moderni. Negli Eraclidi, il coro dei vecchi ateniesi afferma che gli araldi ingrandiscono quanto è accaduto raddoppiandolo e innalzandolo come una torre (pa`si khvruxi novmo~ di;~ tovsa purgou`n, v. 293). Anche nell'Oreste, l'araldo Taltibio fa una brutta figura nel racconto del messo che riferisce a Elettra i discorsi dell’assemblea di Argo: "Ed ecco si alza Taltibio che con tuo padre saccheggiava i Frigi. E parlò, lui che è da sempre sottoposto ai potenti, doppiamente: mostrando ammirazione per tuo padre, ma non approvando tuo fratello, intrecciando parole buone e cattive, dicendo che il figlio aveva istituito usanze non buone verso i genitori: e sempre rivolgeva occhiate ammiccanti agli amici di Egisto.
Siffatta è questa genia: sul carro di quello che ha buona fortuna, saltano sempre gli araldi ( ejpi; to;n eujtuch` phdw`s j ajei; khvruke~): ed è loro amico colui che nella città ha cariche e poteri" (vv. 888-897).
Un poco come i giornalisti di oggi, quasi tutti.
Ancora Euripide contro gli araldi
Si chiamano araldi (khvruke~), dice  Cassandra nelle Troiane , ma sono servi uJphrevtai dei tiranni e della città  (425-426)

 Nelle Supplici,  Teseo giudica male l’araldo di Creonte (komyov~[1], g j oJ kh`rux kai; parergavth~ lovgwn, v. 426), è sottile l’araldo e artefice di discorsi spropositati.

La Magna Grecia dalle parti di Cosenza Andragathìa e ‘Ndrangheta
Dalle Troiane prigioniere e schiave di guerra è menzionata la Magna Grecia, ricordata come la terra bagnata dal bellissimo fiume Crati che scorre vicino a Sibari e tinge le chiome di biondo (Euripide, Troiane, v. 227).
La regione che questo fiume nutre e rende prospera è una terra di uomini vigorosi (eu[andron ga`n, v. 229, cfr. ‘ndrangheta da ajndragaqiva, coraggio virile).
Ora non datemi del filomafioso per carità: ho solo citato Euripide.

La doxa o reputazione di tanti uomini che non valgono nulla è gonfiata da altri uomini dal valore negativo: ruffiani strapagati, servi sottopagati, ciechi di mente incapaci di vedere la verità effettuale cioè la non latenza.
Può bastare la puntura di spillo costituita da una parola come- putacaso- burattino, a sgonfiare la reputazione (doxa) ingigantita da titoli e cariche di un potere che non è potenza, o da accreditamenti di un sapere che non è sapienza.
L’apparenza talora violenta anche verità dice Adimanto, un fratello di Platone citando Simonide : “to; dokei`n kai; ta;n ajlavqeian bia`tai(Repubblica, 365c).
Ma può succedere pure il contrario.

Nella mitologia dei Greci in principio c'era il Caos che viene cosmizzato, ordinato dalla terza e quarta generazione di dèi (Zeus, poi Apollo, rispettivamente i più rappresentativi)
Il Caos però rimane sempre in agguato con Titani e Giganti, gli eterni nemici dell'ordine, della cultura e della misura. Ogni tanto il disordine ritorna. Si pensi alle guerre, al mattatoio della Storia. Credo che contro tale pericolo si debba stare sempre in guardia.
Non dobbiamo sottovalutare gli errori grossolani di presunti intellettuali, la gaffe di un presidente del Consiglio dei ministri, l'errore di sintassi del ministro, il prossenetismo degli imbonitori pagati a dismisura perché rimbecilliscano la gente e la degradino a feccia triviale.
Tutto questo non solo fa schifo ma significa che il Caos inteso come incultura, volgarità, imbecillità, egoismo, sadismo preme sulla diga e potrebbe dilagare un'altra volta con il volgersi, appunto circolare, delle stagioni.

Circe modello di certe madri
Le madri che danno da mangiare ai figli fino a farli diventare obesi sono come Circe - hJ suw'n morfwvtriaTroiane, 437) che dava agli uomini la forma di porci, andrebbero punite molto severamente. E' un attentato alla salute e alla bellezza.

Conte, Macbeth e le fatidiche sorelle
Probabilmente la notte prima di qualificarsi come "presidente della Repubblica" il presidente del consiglio aveva sognato the weird sisters, le streghe del Macbeth che gli predicevano la promozione.
Non credo però che Conte troverà mai il coraggio di ammazzare il buon Mattarella.




[1] Komyav  scaltre sono pure le qhleiw`n e[ph le chiacchiere di donne che Andromaca non lasciava entrare in casa (Troiane, 651). Nelle Rane di Aristofane, il personaggio di Euripide dice di avere allevato discepoli come Qhramevnh~ oJ komyov~ (v. 968), lo scaltro Teramene.
komyeiva, eleganza. kovmh, chioma. Komavw ho i capelli lunghi. Coma, comatus, chioma, cometa (komhvth~).

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