giovedì 28 marzo 2019

La malevolenza degli imbecilli incapaci e invidiosi

Tommaso era detto Masaccio “non perché e’ fusse vizioso, essendo egli la bontà naturale, ma per la tanta trascurrataggine; con la quale, niente di manco, egli era tanto amorevole nel fare altrui servizio e piacere, che più oltre non può bramarsi” scrive Vasari, il quale mette in risalto la naturalezza vivace dell'artista: “perché invero le cose fatte innanzi a lui si possono chiamare dipinte, e le sue vivaci e naturali, allato a quelle fatte dagli altri”
Ora capisco perchè molti mi chiamano "giannettaccio".

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