sabato 11 maggio 2019

Tutankamon (o Tutankamen) esce di nuovo dalla piramide



Ieri durante  una cena in casa di amici mi sono sentito dare del "mummificato". L'ho presa bene, come un complimento, ma, tornando verso mezzanotte nella mia tomba monumentale dove ridondano  i libri, ho pensato che di star nelle piramidi ne ho le tasche piene. Quindi durante l'estate, per un paio di mesi, ne uscirò come fece a suo tempo il mio contubernale Tutankamon. Io però voglio andare in cerca non di quello che tutte le femmine hanno, bensì dell'amore di donne belle, fini, e congeniali al genio mio, affascinate dalla sua  forza. Intanto oggi, veduta la cronoscalata ciclistica di San Luca e assuntala come afrodisiaco, ho scalato in bicicletta una salita impervia smummificandomi già un poco. Dei libri però non posso e non voglio liberarmi siccome pure loro mi danno forza coraggio e salute.
Come le donne, il sole e la bicicletta.
Nello scrivere questo pezzetto ho ricordato e modificato la clausula licenziosa di una canzoncina tombale ambientata in Egitto che si cantava al tempo della goliardia opportunamente sepolta dal movimento studentesco del '68. C’era troppa frustrazione sessuale in quegli stornelli da gioventù sfortunata usando un eufemismo  
Baci da gianni a quanti capiscono

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