lunedì 6 maggio 2019

Il salario di Fazio

Fazio
Fazio, Salvini e Michele Serra
Approvo le critiche di Salvini al “salario” di Fazio. Tuttavia non vedo per quale ragione il ministro debba offendere  i comunisti definendo il presentatore “un comunista col Rolex” (“la Repubblica” del 6 maggio 2019, p. 10).
 Fazio è l’antitesi del comunista vero. Anzi, è l’antitesi di ogni persona vera. E’ una specie di caricatura del benpensante, è la marionetta utilizzata dal potere già troppo a lungo, tanto che oramai non è nemmeno  utile ai suoi mandanti: è diventato la marionetta di sé stesso.

Il medesimo quotidiano a p. 24 presenta un pezzo di Michele Serra solidale con Fazio. Cerco di eripere personam anche a Serra che definisce il sodale: “non un tribuno alla Santoro, non uno scostumato irridente alla Luttazzi, ma un moderato esponente del senso comune che non è imputabile di radicalismo politico o di scompostezza verbale, semmai di eccessiva cortesia con gli ospiti, come la critica non manca di far notare”.

Se togliamo la maschera eufemistica a “eccessiva cortesia”manet res rimane la sostanza, ossia la cortigianeria nauseante del conduttore verso tutti e tutto.
Serra
Quanto al “senso comune” di cui Fazio sarebbe esponente, credo che tale buon senso  sia in totale e offensivo contrasto con l’enorme, innaturale e  immorale differenza tra  gli smisurati emolumenti del “cortesissimo” conduttore e la busta paga di un operaio o anche di un magistrato.

giovanni ghiselli

p.s. tengo da qualche anno diverse conferenze in tre biblioteche di Bologna. Informo tante persone, alcune le formo anche, e non ho mai chiesto né ricevuto un centesimo. E sono molto contento di farlo.

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