martedì 24 marzo 2020

Commemorazione dell'eccidio delle fosse ardeatine


Con l’ultimo pezzo sul blog metto in guardia contro gli speculatori in agguato: iene e sciacalli pronti a lucrare sul virus. Mi daranno del comunista, e mi va bene. Ma alcuni imbecilli magari mi calunnieranno accusandomi di filofascismo dato che anche Ezra Pound era decisamente ostile alla speculazione.
Ora voglio offrire un’altra occasione di attaccarmi a chi si infuria contro chiunque osi criticare i luoghi comuni.
Bene ha fatto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a commemorare i 335 assassinati alle fosse Ardeatine il 23 marzo del 1944.
Ha fatto anzi benissimo.
Io però nel mio piccolo, dalla nullità che sono, voglio fare una piccola aggiunta e ricordare anche i 33 nazisti altoatesini che rimasero uccisi, con un malcapitato  ragazzino italiano, nell’attentato di via Rasella che provocò l’orribile rappresaglia nazista. Capisco che non si tratta della stessa cosa. Ma se ricordiamo i morti in guerra, rammentiamoli tutti e chiariamo sempre le cause. Non è dietrologia bensì eziologia.
Scrivo questo per vedere quanti cretini mi daranno del filonazista.
Ovviamente sto da tutt’altra parte, da sempre, ma agli idioti malevoli basta un cenno di anticonformismo per saltare addosso con cupi latrati e zanne feroci a chi osa discostarsi sia pure di poco dal luogo comune.
Saluti cari a chi sopporta il mio spirito critico sine ira et studio quorum causas procul habent.

giovanni ghiselli

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