mercoledì 18 marzo 2020

Un fraintendimento di Papa Francesco strumentalizzato a fini pubblicitari

Ho elogiato Papa Francesco tante volte ma questa volta devo dire che ha sbagliato nell’interpretare l’intervista di Fabio Fazio a “la Repubblica”.
 Ne ho scritto nel post del 16 marzo: Fabio Fazio, la pandemia e il buon Samaritano del Vangelo
Il quotidiano di cui leggo qualche pezzo ogni giorno, oggi, 18 marzo 202, in prima pagina annuncia: “Intervista a Francesco: ‘E’ vero quanto ha scritto Fabio Fazio su Repubblica. Dobbiamo ritrovare la concretrezza delle piccole cose versi chi ci sta vicino: un piatto caldo, una carezza, un abbraccio. Ritornare a parlarci’ ”. Forse il Pontefice non è bene informato ed è rimasto ingannato dall’eterno, ambiguo sorriso del presentatore che vuole indurre al consenso verso chi lo strapaga.  
Magna simplicitas del Santo Padre!
Neanche io sono tanto informato, però nella mia malizia ipercritica non credo che Fazio sia in alcun modo vicino a chi ha bisogno di un piatto caldo. La  solidarietà di quell’uomo è solo familistica e parentale come ho mostrato nel mio blog citando alcune parole sue. “Nulla è più importante di un abbraccio ai nostri figli” tra le altre.
Nella immediatamente successiva pagina 2, “la Repubblica” di oggi rilancia l’autopromozione pubblicitaria utilizzando di nuovo il Papa e facendogli torto credo: “Francesco: ‘Quanto ha scritto Fabio Fazio su Repubblica è vero. I nostri comportamenti influiscono sempre sulla vita degli altri’ ”.
Il bello di Papa Bergoglio, come del cardinale da lui inviato nella città dove vivo, è che stanno entrambi per gli ultimi e con gli ultimi, al pari di Cristo. Alcuni li biasimano proprio per tale scelta nobile e coraggiosa . Io li prego di rimanere dalla parte che era quella del Nazareno. E li metto in guardia dalle strumentalizzazioni.
giovanni ghiselli   

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