mercoledì 11 giugno 2025

Sofocle, Edipo a Colono versi 21-35.


 

Edipo

Fammi sedere dunque e fai la guardia- fuvlasse- al cieco.

Verso 21 la figlia  diventa l’occhio del padre cieco, suo fuvlax, custode.

Chi ha la fortuna di vedere i genitori vecchi sa che le parti si invertono con il volgere delle stagioni: da custoditi si diventa custodi 

 

Antigone

Riguardo  al tempo, non devo imparare questo.

Verso 22 Non solo il dolore fa imparare come abbiamo già  detto ma ogni mutamento portato dal tempo: “tw`/ crovnw/ mavqo~ dsi potrebbe dire. Questo però vale solo per chi vive la propria vita, non quella adatta e conveniente a un’ identità presa da altri.

 

 

Edipo

Puoi spiegarmi insomma dove ci troviamo?

Verso 23 Edipo è vagabondo e cieco  sicché ha bisogno degli occhi e delle parole della figlia che lo ammaestri- didavxai-  Anche il rapporto educativo si capovolge.

 

Antigone

Atene di certo la conosco, la località no.

Verso 24Atene è nota a tutti per averla vista o per averne letto, il demo di Colono diventerà famoso con questa tragedia, e Sofocle se lo aspetta.

 

Edipo

Infatti proprio questo ci diceva ognuno dei viandanti.

Verso 25 Ogni viandante conosceva Atene. Oggi nessuna persona di cultura la ignora.

Dalla sua educazione abbiamo imparato ad amare il bello con semplicità e la cultura senza mollezza: "filokalou'mevn te ga;r met j eujteleiva" kai; filosofou'men a[neu malakiva""(II, 40, 1). Questa frase è attribuita da Tucidide al personaggio Pericle che vuole sintetizzare proprio la paideia di Atene.  

 

Antigone

Ma devo informarmi su quale sia il luogo andando da qualche parte?

Verso 26 Antigone ha la volontà assoluta di aiutare il padre. Questa ragazza è considerata la più sororale delle anime per la tragedia sofoclea di cui è eponima, ma in questo dramma la vediamo non meno filiale.

 

Edipo

Sì, figlia, se pure il luogo è abitabile.

Verso 27. Edipo non ha visto ovviamente né udito ancora alcun uomo e la sua ajnqrwpivnh sofiva ne sente la mancanza.

 

Antigone

Ma è certamente abitato: io credo del resto che non ci sia bisogno

di nulla: infatti vedo qui un uomo a[ndra vicino a noi.

Verso 28 Ecco il massimo oggetto di ricerca e di scienza per ogni umanista: l’uomo. E’ la prima parola dell’Odissea. La prima sapienza è  sapere di essere uomo come dirà Teseo, il paradigma mitico di Pericle.

 

Edipo

Davvero viene avanti prossteivconta e ci viene incontro- kajxormwvmenon- ? 30

Verso 30. Nell’Edipo re il protagonista aveva detto: “mi segnalano Creonte che viene avanti prossteivconta" (v. 79.

 Poco dopo Edipo vede nel cognato Creonte un nemico che vuole sottrargli  il primo posto a Tebe.

Ebbene, il verbo successivo qui nell’Edipo a Colono- ejxormavw  contiene l’idea dello slancio e un residuo della paura di Edipo di venire assalito da nemici tebani. Sofocle in questa tragedia denuncia la malvagità della città beota che fu nemica mortale di Atene durante la guerra del Peloponneso.

 

Antigone

Sì, anzi è già presente; e quanto secondo te

è opportuno dire, dillo, poiché l'uomo è qui.

Versi 31-32. La ragazza incoraggia il padre a parlare raccomandandogli l’eu[kairon ciò che è  opportuno

Nell’Edipo re infatti Edipo aveva parlato anche con ira inopportuna contro Tiresia per esempio accusando il santo profeta di essere un truffatore e un cospiratore in combutta con Creonte

 

Edipo

O straniero, poiché sento dire da questa, vedente

per me e per sé, che tu sei giunto

come opportuno osservatore, dicci quello di cui siamo all’ oscuro- ajdhlou`memn-. 35

Edipo si rivolge con civiltà e cortesia allo straniero confessando non solo la propria cecità ma anche l’a[dhlon, l’oscurità e l’incertezza propria e di Antigone riguardo al luogo e alle persone.

 

Bologna 11 giugno 2025 ore 19, 52 giovanni ghiselli

p. s.

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