lunedì 27 gennaio 2020

Salvini e il miles gloriosus

Non è mio costume infierire su chi perde, in questo caso su Salvini che del resto in Calabria ha vinto. Però mi chiedo come ha potuto, da politico navigato e astuto qual è, scegliere una candidata che, si è visto subito, non aveva i mezzi necessari per competere da vincente con Bonaccini. Probabilmente il capo della lega voleva ascrivere a sé una vittoria in Emilia, ottenuta, credeva, con l’aggiramento degli elettori attraverso un vortice di chiacchiere non prive di millanterie. La conclusione mia, e credo di molti, è che  la maggioranza degli elettori, in questo caso dell’Emilia, non è stata risucchiata da quel gorgo, sicché Salvini si è rivelato incapace di capire e prevedere politicamente. E’ un primo sintomo di decadimento. Aggravato da quello “stravincerò” degno di Pirgopolinice, il buffo soldato fanfarone della commedia di Plauto. Salvi dunque dal mulinello dell’enfatico miles parolaio, tiriamo un sospiro di sollievo.
giovanni ghiselli

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