lunedì 13 gennaio 2020

Sul plagio attribuito alla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina





Su “la Repubblica” di oggi, 13 gennaio 2019 leggo: “Azzolina e la tesi copia e incolla. La lega all’attacco: si dimetta” . Salvini: “Si vergogni e vada a casa”. La replica della ministra dell’Istruzione: “Sciocchezze, lui non ha mai studiato in vita sua” (p. 11)
Questo il titolo. L’articolo firmato da Ilaria Venturi  ci informa su questo “scontro aperto”. Salvini accusa la ministra di avere copiato la tesi di laurea.
In effetti il lavoro conclusivo degli studenti della SSIS dove ho fatto il supervisore di molti tirocinanti per 10 anni e ho corretto i loro elaborati, non è una tesi di laurea, ma “una relazione di fine tirocinio” come ricorda Lucia Azzolina.
 Comunque questo lavoro finale dei tirocinanti doveva essere letto e  corretto dal supervisore. Personalmente, come si può vedere da come scrivo, io non lasciavo passare attribuzioni ad autori che non venissero citate con indicazioni precise, né teorie presentate in maniera apodittica, non testimoniata.
Se un giovane riprende e utilizza una frase da un libro senza metterci virgolette, titolo, pagina, autore, casa editrice, anno di pubblicazione, significa che viene da una cattiva scuola ed è pessima la scuola che non corregge l’errore e la carenza di metodo di uno studente o di un tirocinante. In conclusione il difetto non è solo di Lucia Azzolina.
Ai miei studenti della SSIS di Bologna, di Bressanone e di Urbino non è mai capitato un incidente del genere.
Quando avevano bisogno di materiale me lo chiedevano, io lo mandavo, e loro lo utilizzavano in maniera corretta. Li saluto tutti con stima e affetto
giovanni ghiselli

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