sabato 2 dicembre 2023

T. Mann. I Buddenbrook. 20

III, 13. Tony Buddenbrook non è renitente al fato familiare


Tony dunque torna a Lubecca. A Travemünde  aveva pensato alla casa del padre come un antico sogno degno di essere dimenticato ma ora doveva tornare a viverci.  Ne era già quasi rassegnta e il dolore si attutiva.  Superiore ad ogni renitenza umana è la forza della Necessità
Nel terzo Stasimo dell’Alcesti di Euripide il Coro eleva  un inno alla Necessità, vista come la divinità massima, quella che vincola e subordina tutti gli dèi: "Io attraverso le muse/mi lanciai nelle altezze, e/ pur avendo toccato moltissimi ragionamenti (pleivstwn aJyavmeno" lovgwn, v. 964)/ non ho trovato niente più forte/della Necessità (krei'sson oujde;n  jAnavgka"-huJ'ron oujdev ti favrmakon , vv. 965-966.
Tony rientra nel palazzo Buddenbrook. Il babbo, il console Johann Buddenbrook le tese le braccia e la baciò. Mi fa pensare al padre di Gertrude nel romanzo di Manzoni. Ma questa ragazza dell’Ottocento è diversa da quella del Novecento: Tony è convinta di essere un anello della catena della famiglia e di dover collaborare a tenerla salda anche se è una catena che la inceppa e le impedisce di vivere la vita personale che le piacerebbe. 
I fratelli Christian e Clara erano nel pianerottolo per accogliere la reduce. La mattina seguente Tony lesse degli scritti del padre suo sulla storia della famiglia. Leggeva con devozione come se quei fatti costituissero la volontà di Dio. Lei, Antoinette detta Tony, avrebbe contribuito all’adempimento di quel destino.
Tony Buddenbrook ha in comune con Antigone un forte sentimento del gevno~ che la ragazza di T. Mann però identifica con la famiglia, mentre Antigone si sente con-geniale solo ai fratelli e ai genitori.
Tony dunque fu presa da un senso di riverenza per se stessa e ripensò a queste parole scritte dal babbo: “come un anello di una catena”.
“Si sentiva chiamata a collaborare con fatti e risoluzioni della storia della famiglia” (p. 101). Lesse il suo nome cui aggiunse: “Si fidanzò il 22 settembre 1845 col signor Bendis Grünlich, commerciante di Amburgo”.   
Ho accostato Euripide, Sofocle e Manzoni a T. Mann, indicando analogie e diversità, per comprovare quanto ha scritto T. S. Eliot sostenendo che  il senso storico e quello letterario   impongono una visione d’insieme: "with a feeling that the whole of the literature of Europe from Homer and within it the whole of the literature of is own country has a simultaneous existence and composes a simultaneous order"[1],  con la sensazione che tutta la letteratura europea da Omero, e, all'interno di essa, tutta la letteratura del proprio paese, ha un'esistenza simultanea e compone un ordine simultaneo.

Bologna 2 dicembre 2023 ore 17, 47 
giovanni ghiselli

p. s.
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[1] Tradition and the Individual Talent (del 1919),

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