domenica 17 dicembre 2023

J. Joyce. Ulisse. II sezione, IV. La colazione. I

Entra in scena Leopold Bloom alle prese con il cibo.

L’uomo è un ebreo ungherese figlio di un immigrato morto suicida. Il suo vero cognome è Virág che in lingua magiara significa fiore.
C’è ci sostiene che Bloom è la controfigura dell’eroe omerico. Di fatto  ha in comune con Odisseo la pazienza e la curiosità: gira per casa sua e per Dublino nella lunga giornata del 16 giugno 1904 osservando tutto e riflettendo su tutto. Sopporta il prossimo irrispettoso o violento  con ironia e non senza dignità. Ha 38 anni.
Ha una moglie che lo tradisce Molly, una figlia adolescente, Milly.
Un figlio maschio, invece, è morto ante diem.
Conosceremo Bloom durante il suo girovagare spinto da una curiosità davvero mai sazia come quella di Odisseo. Il suo lavoro è quello di procurare inserzioni pubblicitarie a un giornale.
 
Cominciamo a vedere come si nutre la mattina in casa sua
“Mr. Leopold Bloom mangiava con gran gusto le interiora di animali e di volatili.  Più di tutto gli piacevano i rognoni di castrato alla griglia che gli lasciavano nel palato un sottile gusto di urina leggermente aromatica” p. 75.
L’uomo appare tellurico e in effetti ha un forte legame con la madre terra.
 
Nei Saggi Letterari  del 1954, compresi nel volume Ezra Pound Opere scelte, I Meridiani, Mondatori, 1970, p. 1168) Pound scrive  :
"   Joyce si è accinto a creare un Inferno, e ha creato un Inferno, Egli ha rappresentato l’Irlanda sotto la dominazione inglese, una pittura così veridica che un codardo di nono ordine come Shaw (Geo. B.)  non osa nemmeno guardarla in faccia. Per estensione egli ha rappresentato tutto l’Occidente sotto il dominio del capitale. I dettagli della carta geografica sono locali, ma Leopold Bloom (né Virag) è di tutti i luoghi.  La sua sposa Gea-Tellus, simbolo della terra, è il suolo dal quale l'intelletto tenta di saltar via, e nel quale ricade in saecula saeculorum.
 
Torniamo all’Ulisse: “Kidneys were in his mind 48, aveva in testa I rognoni, questi erano nel suo pensiero. Sistemava le stoviglie per la colazione sul vassoio ammaccato.
 
Tanta importanza data al cibo deriva spesso dalla frustrazione sessuale. In effetti, da quando è morto il figlio Leopold, non fa più l’amore con la moglie: guarda le donne e pure le ragazze, le concupisce ma non le corteggia. Anche perché considera Molly la più bella. Pure Molly è legata a Leopold e pensa come fare a recuperarlo perché dopotutto lo preferirebbe all’amante. Anche in questo romanzo, come negli altri novecenteschi che stiamo studiando, diversi personaggi principali sono colpiti da paralisi, o per lo meno sono incapaci di agire con risolutezza. Pensate alla carta moschicida che a detta di Musil blocca un poco alla volta tutti i movimenti e non solo quelli delle mosche. Questi personaggi non funzionano bene nel mondo della borghesia che cerca di ricavare identità dal denaro anteposto ai sentimenti, alla cultura, alla stessa libertà.
 
Bologna 17 dicembre 2023 ore 20, 09 
giovanni ghiselli
 
p. s
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