sabato 30 dicembre 2023

T. Mann. I Buddenbrook. 36

IV, 10. terza parte. Le visite maligne, i viaggi, le cene buffe con i  grassi reverendi mangioni

 
Tony come divorziata doveva vincere la gioia maligna e ogni segno di prevenzione da parte di altre famiglie.
 
So che cosa significa e so pure che la gioia maligna fa male a chi la prova.
 
Perfino le tre cugine nubili di 26. 27 e 28 anni "dimostravano per la sventura della cugina  e per il processo di divorzio un interessamento esagerato e più vivo di quello che avevano dimostrato un tempo per il fidanzamento e il matrimonio". Erano e sono pregiudizi. Un divorzio tra un marito e una moglie che non vanno d'accordo è una fortuna per entrambi.
 
La disgrazia è il matrimonio quando mores non conveniunt , Comunque soggiacere al giudizio altrui fa parte della civiltà di vergogna, "culture of shame."
 
Tony ne era soggetta "e non si trovava in una situazione facile di fronte alle tre cugine figlie dello zio Gotthold, il fratellastro del padre.
Pfiffi che era piccola e grassa diceva: "Oh poverina! sicché sei al punto di prima". Henriette, alta e magra, rincarava la dose: "Sei anzi in una situazione più triste che se non fossi mai stata sposata.
 La terza zitellina Friederike diceva le parole più sagge: "Allora è molto meglio non sposarsi mai" p. 153.
Tony reclinò la testa e cercò una risposta particolarmente abile  ed efficace: "No, no, cara Friederike, questa volta sei in errore. Io ho almeno avuto occasione di conoscere la vita, capisci? Non sono più un'oca"-
 
E' il tw`/ pavqei mavqo~ del matrimonio. Fulvio mi diceva: "io almeno ci ho provato".
"Io no, rispondevo, perché avevo presofferto tutto". Ora aggiungo e pure pregioito.
 
"Davvero?" domandavano retoricamente le te cugine  a una voce in tono pungente e incredulo".
A mano a mano che gli anni passavano il "fattaccio" di Tony perdeva parti della sua risonanza; la stessa Tony ricordava il proprio matrimonio poche volte: per esempio quando notava nella figlia Erika sana e vispa qualche somiglianza con Bendix Grünlich.
Tony era contenta di viaggiare ogni tanto per accompagnare il padre cagionevole nelle case di cura. La figlia riceveva cure per una debolezza di stomaco  e quei viaggi per lei erano pure una gradita distrazione perché a casa si annoiava.
La mancanza di confronto, anche di competizione con altri  annoia e rende stupidi tanto gli uomini quanto le donne. Sono contento di essermi sempre misurato con il prossimo di vario tipo: mi sono messo alla prova, ho conosciuto me stesso  e tante persone diverse    
Il classicista Quintiliano  vuole  escludere l'ombra, la solitudine e la muffa dall'educazione del ragazzo che deve diventare un buon  oratore:"Ante omnia futurus orator, cui in maxima celebritate et in media rei publicae luce vivendum est, adsuescat iam a tenero non reformidare homines neque illa solitaria et velut umbratica vita pallescere. Excitanda mens est et adtollenda semper est, quae in eiusmodi secretis aut languescit et quendam velut in opaco situm ducit, aut contra tumescit inani persuasione; necesse est enim nimium tribuat sibi, qui se nemini comparat "[1] , prima di tutto il futuro oratore che deve vivere frequentando moltissime persone, e in mezzo alla luce della politica, si abitui  fin da ragazzo a non temere gli uomini e a non impallidire in quella vita solitaria e come umbratile. Va tenuta sveglia e sempre innalzata la mente che in solitudini di tal fatta o si infiacchisce, e nella tenebra prende un certo puzzo di muffa, o al contrario si gonfia di vuoti convincimenti: è infatti inevitabile che attribuisca troppo a se stesso chi non si confronta con nessuno.
 
Tony si seccava soprattutto dello spirito bigotto che riempiva la casa paterna. Il padre leggeva brani della Bibbia prima dei pasti. Inoltre “di anno in anno avevano visite sempre più frequenti di pastori evangelici e missionari”. Era noto che nella casa dei Buddenbrook si mangiava molto bene e che era un porto ospitale per il clero. Tom non osava canzonare quei signori vestiti di nero, mentre Tony si burlava di loro. A un pastore “il cui appetito destava la meraviglia di tutti” fece servire un piatto immangiabile e il grosso reverendo dovette alzarsi dalla tavola con la fame.
Un altro, Mathias di Kannstat, domandò alla cuoca Trine che era andata ad aprirgli la  porta: “Vuoi bene al Signore?”. Trine facendosi rossa in viso rispose: “Sì, signor pastore, ma quale intende? Il vecchio o il giovane?” , cioè Johann o Thomas?
Tony riferì a tavola l’episodio, la madre ne rise, mentre il console guardava nel piatto serio e indignato.
Il pastore Mathias disse: “Un malinteso”
 
Bologna 30 dicembre 2023 ore 11 e 8 minuti 
giovanni ghiselli
 
p.s.
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[1] Institutio oratoria I, 2, 18.

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