mercoledì 3 giugno 2020

Il governo che dice e fa qualcosa di sinistra non piace alle grandi imprese

Quanti negano l’evidenza, cioè la sussistenza del virus e i danni che ancora arreca agli umani e pure a tante delle loro attività in tutto il mondo, sono oggettivamente dalla parte della Confindustria il cui portavoce, Bonomi, ha detto che la politica crea danni maggiori del virus. Questa sfacciata menzogna ha trovato in alcune piazze un’eco nelle parole farneticanti e negli atti vietati di parecchi politici e di una manovalanza composta da avventurieri vari che si sono sentiti per lo meno incoraggiati da questo presidente della Confindustria la quale rappresenta le imprese grandi, beneficiarie da sempre dei soldi dello Stato.
Ora che il governo dice e fa qualcosa di sinistra, cercando di dare un piccolo aiuto alla povera gente, la grande industria, la quale vorrebbe tutto per sé, gli scatena contro la piazza. Gli agitatori non hanno ancora un grosso seguito, ma, se le difficoltà aumenteranno, gli esagitati cresceranno di numero e diverranno più arditi. .
Tutto questo mi fa ricordare con orrore le squadracce del nascente fascismo e l’appoggio che ebbero qui in Emilia dagli agrari della valle padana, più a nord dagli stessi industriali e dai loro giornali.
Ha detto bene ieri Travaglio dalla Guber che l’opposizione di quel Bonomi depone a favore nel governo, come ho scritto in un post precedente (“Bonomi sfiducia la politica” del primo giugno 2020).  

giovanni ghiselli   

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