domenica 7 giugno 2020

“La violenza nera”

“La violenza nera”
titolo del quotidiano “la Repubblica” di oggi (7 giugno 2020, pagina 8)


“Giornalista terrorista”gridano in coro gli ultrà fascisti dopo la prima carica”. Questo è l’incipit del pezzo di Paolo Berizzi che poi seguita raccontando i fatti.
 Si vede che questi turbolenti intruppati nel Circo Massimo non leggono niente, nemmeno i giornali.
Se c’è un mestiere dove nessun dissenso politico è permesso rispetto alla dirigenza, tale è quello del giornalista che è il funzionario più conformista rispetto ai luoghi comuni prevalenti.
Vi ricordo queste parole di Giacomo Leopardi: “ben ch’io sappia che obblio-preme chi troppo all’età popria increbbe” (La ginestra, 68-69)
Lo sapeva siccome era conscio del proprio valore, grande eppure misconosciuto dai media del tempo. Il Recanatese era non solo estraneo ma anche ostile alle mode e agli strerotipi della sua epoca. E se ne era fatta ben presto una ragione “. “Né io sarò meno virtuoso né meno magnanimo (dove ora sia tale) perché un asino di libraio non mi voglia stampare un libro, o una schiuma di giornalista parlarne” (Leopardi, lettera A Pietro Giordani- Milano, Recanati 16 gennaio 1818 ).
Leopardi non è il solo autore sublime che è stato ignorato da chi dà la fama, scrittori per lo meno sprotetti in quanto scrivevano in modo contrastivo rispetto alle mode dell’epoca in cui producevano i loro capolavori.
In questi giorni ogni sera in televisione vengono presentati libri degli scrittori allineati.
Sicché da una parte abbiamo i giornalisti e gli autori protetti dal potere, dall’altra dei beceri inclini alla violenza, giovani e meno giovani esagitati le cui proteste sono reazionarie ossia prepotenti e impotenti nello stesso tempo.
Io faccio la mia piccola parte cercando di interessare chi mi legge agli autori che mi hanno aiutato a crescere linguisticamente, eticamente ed esteticamente, e tento al contempo di incoraggiare lo spirito critico nei miei lettori, sicuramente più numerosi e vari di quanti mi leggevano quando scrivevo dei libri e su un paio giornali.
A chi  mi chiede se i miei libri si trovano ancora, ammaestrato ex contrario dall’ignobile e inutile propaganda a favore degli scrittori protetti, rispondo. “non comprate i miei libri. Da quando li scrissi, li ho riveduti, corretti e ampliati nei miei file che manderò gratis a chi me li chiederà. Seguono applausi
Saluti a tutti voi.
giovanni ghiselli

p.s
Incollo qui sotto i dati copiati dal mio blog  

Visualizzazioni di pagine: tutta la cronologia
 978.788

Manterrò la promessa di raggiungere un milione entro i primi 7 anni e mezzo di vita del blog.

Il catalogo dei primi dieci paesi per numero di lettori
 è questo
Stati Uniti
444129
Italia
442281
Russia
19522
Germania
6919
Regione sconosciuta
6541
Ucraina
5791
Francia
5312
Irlanda
4821
Regno Unito
3271
Cina
2597

Nessun commento:

Posta un commento

Ifigenia CLVII. Il teatro di legno, la puszta e la csárda

.   Nella O di legno [1] del teatro   dunque l’anno seguente a questo che sto raccontando la mia giovane amante avrebbe pregato. Ch...