sabato 5 aprile 2025

Joyce Ulisse ancora il VII episodio “Eolo il giornale”, XVII e ultima parte.


 

Il professore nomina   Antistene  (444-365) il filosofo cinico allievo di  Gorgia, poi di Socrate. Contrapponeva alla vita sociale, corrotta e artificiale, quella naturale. Ostentava la povertà e suggeriva il modello di vita degli animali.

And he wrote a book in which he took away the palm of beauty from Argive Helen and handed it too poor Penelope. 132  e scrisse un libro in cui toglieva la palma della bellezza a Elena Argiva e la passava alla povera Penelope 202. Di questo libro non ho altra notizia.

Invece leggo in Diogene Laerzio (III secolo d. C., Vite dei filosofi VI libro) che Antistene metteva in mostra la parte lacera del suo mantello e Socrate gli disse: “mostri il tuo desiderio di gloria”. Aveva adottato lo stile della sui neglegentia che ho ricordato più volte partendo dal Petronio degli Annales di Tacito. Neglegentiaajmevleia  piacciono pure a me come incuria delle cose imposte dalle mode al provincialismo e alla povertà di spirito.

Antistene  estremizzava tale incuria dell’esteriorità.

Riferisco  questa opinione sulla moglie da non prendere: “se la prendi bella, sarà una donna in comune, se deforme, avrai una pena tutta per te- a]n me;n kalhvn, e[xei~ koinhvn, a]n de; aijscravn, poinhvn (VI, 1, 3) .

 Con tanto di assonanza. Questo l’ho sempre pensato pure io.

Gli autori ci forniscono le parole che impariamo e possiamo usare per manifestare i nostri pensieri.

 

 

 

Pronti, Pronti, Centrale 203. Hello There Central! 132

Lungo le otto linee tranviarie  in vari punti la carrozze stavano ferme sui binari, tutti immobili nella bonaccia di un corto circuito- all still becalmed in short circuit. E’ l’immobilità del provincialismo che ottunde i cervelli.

E’ la paralisi del cervello portato incapace di critica. Si muovono solo i cavalli facendo strepitare le bottiglie. Limite della tecnologia se non viene sottomessa e resa utile dal cervello umano.

Crawford domanda come si intitoli  e dove avevano preso le susine.

Domanda cui si può rispondere quello che si vuole.

 

Il professore suggerisce: “deus nobis haec otia fecit”, è il sesto verso della prima bucolica di Virgilio che racconta una raccomandazione vizio peculiarmente italico rilevabile nel primo codice latino che istituzionalizza il rapporto patrono-cliente: nel codice delle XII tavole della metà del V secolo a. C. leggiamo: Patronus si clienti fraudem fecerit, sacer esto”, il patrono, se ha ordito una frode al cliente, sia maledetto, prescriveva.

“Il rapporto clientelare si configura come un’organizzazione mafiosa che garantisce l’omertà, e il successo dei disonesti” ha scritto  il latinista Luciano Perelli in un libro intitolato La corruzione politica nell’antica Roma.

La I Bucolica di Virgilio , per esempio è appunto la storia di una raccomandazione.

 Anche l’uscita di Dante dalla selva oscura dipende da una raccomandazione che parte da Maria passa attraverso Lucia, poi Beatrice  e arriva a Virgilio: “Or ha bisogno il tuo fedele –di te, ed io a te lo raccomando” (Dante, Inferno, II, 99-100).

Ecco il motivo per cui tanti giovani devono emigrare per lavorare. Qui in Italia, come si dice, servono “santi in Paradiso”. Dante lo conferma.

Virgilio ha conservato la terra espropriata ad altri grazie alla raccomandazione di un potente, probabilmente Ottaviano. Il santo protettore di Virgilio  è lui e il poeta non ha mancato di incensarlo

Non ne tace  Leopardi“Dei poeti, come Virgilio, Orazio, Ovidio non discorro. Adulatori per lo più de’ tiranni presenti, sebbene lodatori degli antichi repubblicani. Il più libero è Lucano” (Zibaldone 463).

Personalmente non metterei Ovidio tra i poeti protetti da Augusto.

Il personaggio Naphta del romanzo La montagna incantata di T. Mann critica pesantemente Virgilio definendolo “quel laureato di corte e  leccapiedi della stirpe Giulia” ( Sesto capitolo, Da soldato a uomo, p. 769, traduzione Renata Colorni, Mondadori, 2010).

 

Stephen risponde con un nonsense: “No, lo intitolo Visione della Palestina dal monte Pisgah, ovvero la Parabola delle Susine” 203 – or the Parable of the Plums133 Ha accozzato la  sua storiella con la fantasiosa tirata retorica di Taylor.

Il professore disse “capisco” e fece una ricca risata he laughed richly. Quindi ripete “capisco” e rivolto all’avvocato aggiunge: gliela abbiamo data noi l’idea.

 

Orazio è  al centro dell’attenzione in questa bella giornata di giugno

Il professore e l’avvocato  rivolgono lo sguardo alla statua di HoratioNelson

Il professore poi dice ferocemente: “Adultero menomano. Davvero mi solletica.

Il direttore  Crawford replica “Solleticava anche le vecchiette  “Tickled the old ones too” 133, se si sapesse tutta la santa verità di Dio 204.

Se ne trae l’idea di vite oziose e vuote. Persone che chiacchierani inconcludenti

 

Bologna 5 aprile 2025 ore 9, 20

p. s.

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