martedì 1 aprile 2025

Joyce Ulisse ancora il VII episodio “Eolo il giornale”, XIII parte. Ulisse e gli Ulissidi.


 

LET US HOPE 128- SPERIAMO 197

L’avvocato augura a Stephen di vivere tanto a lungo da veder pubblicato l’articolo del preside.

Il professore cita l’Eneide- Fuit Ilium (II, 325) poi Tennyson: “the sack of windy Troy (Ulisses) il sacco della procellosa Troia.

 

Vediamo di contestualizzare questa citazione dall’Ulisse di Tennyson.  La traduzione è di Pascoli

Much have I seen and Known: cities of men

(…)

Far on the ringing plains of windy Troy.

I am a part of all that I have met;

Molte città vidi io, molti uomini, e seppi la mente

(…)

là nel pianoro sonoro di Troia battuta dal vento.

ora io  sono una parte di quanto incontrai nella mia strada.

E’ Ulisse che parla

 

questa è la conclusione dell’Ulysses di Alfred Tennyson, sempre nella  traduzione di Giovanni Pascoli, una traduzione che non mi piace poiché non suona in Italiano come in Inglese. Ho voluto darvene un esempio.

Tho’ much is taken, much abides; and tho’

We are not now that strenght which in old days

Mov’d earth and heaven, that which we are, we are:

One equal temper of heroic hearts,

Made weak by time and fate, but strong in will

To strive, to seek, to find, and not to yeld” (vv. 65-70)

Anche Bloom è sempre capace di capire il prossimo, di mettersi nei panni degli altri, di tutti. E’ complice della realtà. In senso buono

 

“Molto perdemmo, ma molto ci resta: non siamo la forza

più che ne’ giorni lontani moveva la terra ed il cielo:

noi, s’è quello che s’è: una tempra d’eroici cuori,

sempre la stessa: affraliti dal tempo e dal fato, ma duri

sempre in lottare e cercare e trovare né cedere mai”.

 

Bloom è un altro che pur nella sua debolezza non cede mai, nel senso che non  si lascia snaturare e non diventa cattivo.

Uno strillone  poi un altro gridano: Edizione straordinaria! Le corse!

Stephen riflessivo dice: “Dublin. I have much, much to learn” Dublino, io ho molto, molto da imparare. Anche Stephen è un Ulisside, figlio spirituale di Bloom. Entrambi come Odisseo osservano, desiderosi di imparare .

Questi sono i tre versi iniziali dell’Odissea con la presentazione del protagonista  

 “L'uomo narrami, o Musa, versatile che molto davvero

fu costretto a errare, dopo che ebbe distrutto la sacra rocca di Troia,/

  di molti uomini vide città e conobbe la mente".

Bologna primo aprile 2025 ore 18, 54 giovanni ghiselli

p. s.

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