giovedì 24 aprile 2025

Seneca, Epistole 6 e 7.

Seneca. Epistola 6. La vera amicizia.

 

Aliquid gaudeo discere ut doceam , gioisco nell’imparare qualche cosa per insegnarla (…)   nullius boni sine socio iucunda possessio est (4) di nessun bene il possesso è piacevole senza poterelo associare.

Longum iter est per praecepta, breve et efficax  per exempla (6, 5), lungo è il cammino attraverso i precetti, breve ed efficace attraverso gli esempi.

Le parole del resto devono introdurre e poi chiarire gli esempi a parer mio

 

 

Seneca. Epistola 7.  I crimini circensi. Dobbiamo frequentare chi ci migliora mentre bisogna evitare chi ci rende peggiori.

 

Quid tibi vitandum praecipue existimem quaeris? Turbam (7, 1), mi domandi che cosa io ritenga che tu debba soprattutto fuggire? la folla

 Cfr. turbo metto in disordine, o[clo", folla, massa; ojclevw, disturbo.

 

Nihil vero tam damnosum bonis quam in aliquo spectaculo desidēre (7, 2)  niente è tanto dannoso per i buoni costumi quanto sprofondare in uno spettacolo ordinario.

“avarior redeo, ambitiosior, luxuriosior? Immo vero crudelior et inhumanior, quia inter homines fui (…) nugis omissis mera homicidia sunt (7, 3) torno più avido, più ambizioso, lussurioso? Anzi persino più disumano per essere stato in mezzo agli uomini (…) messi via gli sciocchi preamboli succedono omicidi veri e propri.

exitus pugnantium mors est (7, 4) la conclusione è la morte dei combattenti.

Qualcuno dirà che è morto soltanto un farabutto: un ladro un assassino

Quid ergo? Quia occīdit, ille meruit ut hoc pateretur:tu quid meruisti miser ut hoc spectes? (7, 5) E con questo? Siccome ha ucciso quello si meritò questo contrappasso: tu che che sciagura hai meritato infelice per assistere a questo spettacolo?

Facile transītur ad plures (7, 6) è facile che si passi dalla parte dei più

Recēde in te ipse quantum potes: cum his versare qui te meliorem facturi sunt, illos admitte quos tu potes facere meliores. Mutuo ista fiunt, et homines dum docent, discunt (7, 8), raccogliti in te stesso quanto puoi:  frequenta quelli che ti renderanno migliore, lascia che vengano da te quelli che tu puoi rendere migliori. Questi fatti sono reciproci e gli uomini mentre insegnano imparano

Bologna 24 aprile 2025 ore 21, 11

p. s.

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