Bloom nel giardino. si chinò a osservare un magro filare di mentuccia che cresceva lungo il muro 93- He bent down to regard a lean file of spearmint growing by the wall 60. Osserva ogni cosa poi riflette. Pensa di fare un chiosco. Poi fagioli rampicanti di Spagna scarlet runners. Vite rampicante americana Virginia creepers.
Mi rammarico di non conoscere queste piante. Abbiamo perso l’abitudine di osservare tanti aspetti belli della natura. Mi attirano il grano le viti e gli olivi “i fratelli olivi/ che fan di santità pallidi i clivi /e sorridenti”perché compaiono spesso nella letteratura e perché le zie mi portavano alle battiture nei poderi della nonna Margherita e mi dicevano che dai raccolti dipendeva il nostro benessere. Campagna produttiva virgiliana piuttosto che oraziana: fonte di cibo piuttosto che i giardini dove i fiori ci son tutti ma si resta a denti asciutti. Tra i fiori amo i papaveri perché crescono in mezzo al grano “che non è biondo ancora e non è verde” nella stagione più bella. Pure le margherite osservo per il nome familiare. Le femmine sono comunque i fiori più belli.
Bloom pensa che bisogna concimare il terreno soprattutto quello rognoso. A scabby soil.
Poi le galline nel giardino accanto the hens in the next garden.
Alle scuole medie Lucio Accio noi bambini della sezione di inglese chiamavamo galline le bambine di quella di francese. Ma di una di quelle galline, Marisa- mora “ma” carina si cantava- mi ero innamorato da galletto. Gallina adorabile. Paternalismo e gallismo infantile di quasi 70 anni fa. Loro
nemmeno ci consideravano.
Bloom pensa gli escrementi delle galline sono un ottimo concime come primo strato.
Si apre il tema coprolalico. Non lo censuro: mi ci ha assuefatto il maestro Aristofane. Ha una dignità letteraria. Gli ignoranti ignari mi daranno dello sozzone, pazienza!
Ancora sul concime: meglio di tutto il bestiame, soprattutto se gli danno semi oleosi da mangiare.
Andavo a osservare le mucche nelle stalle dei poderi. “Femmine produttive e pie , altro che i bovi!” Pensavo.
Letame buono anche per ripulire i guanti di camoscio da signora.
Dirty cleans il sudicio pulisce: correlativo popolare di tw`/ pavqei mavqo~. Ashes too, la cenere anche. Le ceneri di Gramsci.
Piselli peas, lattuga lettuce. Si avrà sempre verdura fresca- Always have fresh greens then.
Poi però Bloom pensa anche ai lati negativi dei giardini: queall’ape bee o moscone or bluebottle qui il lunedì di pentecoste. Un grosso insetto doveva averlo punto.
A molti –quorum ego- le api sono simpatiche. Pochi giorni dopo la metà di dicembre osservavo commosso dei fiori bianchi spuntati dai rametti di un cespuglio. E’ spuntata anche un ape. L’ho benedetta come nunzia di primavera: lei nunzia io Nunziato, annunziato.
Bloom pensa al suo cappello. Non sa dov’è finito. Il disordine di casa sua. Casa in disordine non significa casa in rovina, anzi. Chi non si cura di tenere in ordine la casa-quorum ego- dà la precedenza ad altro ordine.
Bloom vuole imparare come Odisseo.
Cicerone rileva questo contenuto del canto con le Sirene il XII dell’Odissea . Nel De finibus bonorum et malorum [1] l’autore premette che è innato in noi l’amore della conoscenza e del sapere, e tanto grande che la natura umana vi è trascinata senza l’attrattiva di alcun profitto.
Questo si vede dall’episodio delle sirene le quali attiravano i naviganti non per la dolcezza della voce o la novità dei canti “sed quia multa se scire profitebantur” (V, 18), ma poiché dichiaravano di sapere molte cose. Quindi l’Arpinate traduce i vv. 184-191 del XII canto e conclude: “Vidit Homerus probari fabulam non posse, si cantiunculis tantus irretitus vir teneretur, scientiam pollicentur, quam non erat mirum sapientiae cupǐdo patriā esse cariorem. Atque omnia quidem scire, cuiuscumque modi sint, cupere curiosorum”, Omero si accorse che il mito non poteva essere approvato se un uomo di quella levatura fosse stato trattenuto irretito da canzoncine, il sapere promettono, e non era strano che a uno bramoso di sapienza fosse più caro della patria. E certamente la brama di sapere tutto, di qualunque genere sia, è proprio delle persone curiose.
Bloom pensa alla casa con alcuni oggetti. L’attaccapanni è troppo pieno. Quattro ombrelli, il suo impermeabile.
Quindi un pensiero alla cura personale non prescrittivo. Pensiero fuggevole: lavarsi è meno importante che osservare e imparare,
Wonder have I time for a bath this morning. Chissà se ho tempo di fare un bagno questa mattina. Pensa a un bagno pubblico.
Quindi entra in un gabinetto. Tirò un calcio alla porta del cesso. Meglio stare attenti a non sporcare questi pantaloni per il funerale- 94- Better be carefull not to get these trousers dirty for funeral. 60.
La moglie non si cura dell’ordine: è un’artista. Più amabile di una donnetta muliercula ordinata.
Ho inserito fatti personali per significare-ribadisco- che Bloom rappresenta parti che molti di noi abbiamo recitato nella vita e tanti pensieri che abbiamo pensato senza dirli. Leggere l’Ulisse e commentarlo è terapeutico.
Bloom entrò nel gabinetto lasciando la porta socchiusa. Lo facciamo spesso negli aeroporti o nei cinema per timore di una serratura malsicura, di una crazy door, di una porta non affidabile. Seduto sul water-closer aprì il giornale voltandone le pagine appoggiate sulle ginocchia nude 94 turning its pages over on his bared knees 61 . Anche questo si fa spesso: in tutti noi c’è qualcosa di Leopold Bloom. L’uomo che è Ognuno piuttosto che Nessuno.
Non ha gran fretta di concludere. No great hurry. E’ un intervallo.
Cerca il racconto a premio. Forse ne ha mandato uno. Leggendo la seconda colonna permise ai suoi intestini di liberarsi comodamente 95 he allowed his bowels to ease themselves quietly as he read-61
La leggera stitichezza di ieri sparita del tutto- the slight constipation of yesterday quite gone-
Buona parte del benessere della giornata dipende da questo sudicio ma necessario rito quotidiano.
Questa mattina è venuto bene: just right. La vita dovrebbe essere così. Life might be so. Senza tanti inceppamenti. Continua a leggere il racconto premiato con tre sterline tredici scellino e sei pence e invidiò senza cattiveria- he envied kindly- Mr Beaufoy l’aveva scritta. L’invidia buona mi fa venire in mente quella degli dèi raccontata da Erodoto fqovno~ tw`n qew`n.
Invidia no, però emulazione: la buona Eris di Esiodo.
Potrei mettere insieme un abbozzo a quattro mani con Molly. Una volta avevo l’abitudine di scrivermi sul polsino quel che lei diceva vestendosi. Molly è la sua musa, una di quelle figlie di Zeus e della Memoria che sanno dire molte menzogne simili al vero ma se vogliono possono proferire anche parole veraci [2]. Dislike dressing together 61, non mi piace vestirci insieme.
Lo distrae.
Ricorda dei particolari minuti che l’hanno impressionato. La Memoria-Mnhmosuvnh è appunto madre delle Muse e lo scrittore è il loro profeta. La Musa principale Molly-Calliope, la più prestante di tutte, aveva un granello di polvere- a speck of dust- nella sua scarpa di vernice e si strofinava una dopo l’altra la punta delle scarpe contro il collo delle calze.
Probabilmente voleva essere ineccepibile: si profilava l’amante.
Che importanza ha un granello di polvere? Il fatto è che per l’artista l’effimero è solo un simbolo, un contrassegno che rimanda a una realtà iperurania, alla pianura della vera realtà dove sono disposte le idèe. Goethe e Platone, Faust e Fedro.
Mi autocito: le mutande di Helena sotto il cuscino che covava la loro eternità. Poi le mutande di Trieste che mi indussero a un canto allegro, grato alle tre colleghe incontrate nei convegni tergestini.
Bloom ricorda un ballo di beneficenza quando l’orchestrina suonò la Danza delle ore di Ponchielli dall’opera Gioconda. Spiegava le varie ore del giorno. Questa fu la prima sera. Non si sa bene se la prima del marito o dell’amante. Il fatto è che la testa di lei danzava-96-. Her head dancing 61
Quel Boylan è benestante? Danzava progettando l’amore con Boylan dunque. La prima sera d’amore. He has money, lui ha i quattrini.
La donna attraente può scegliere tra un marito povero e un corteggiatore ricco.
Inutile canticchiare allora- Non use humming then. Molly è concreta. Le donne sono uomini d’affari ebbe a scrivere Pavese.
“Strofinava vivacemente lo specchietto sulla maglia di lana contro la mammella piena ondeggiante”. Doveva controllare il proprio aspetto e la propria floridezza. Peering into it, ci scrutava dentro.
Segni che la donna dà. Inequivocabili anche se equivoci. Bloom torna a pensare alle ore: il giorno e dopo la notte. Questo altenarsi è tuttora fedele anche alla realtà viva 96 Still true to life also 62.
Alternanza pure democratica: le ore di luce nell’anno sono pari a quelle del buio Cfr. il discorso di Giocasta a Eteocle nelle Fenicie di Euripide già citato sopra.
Il cosmo insegna dà buoniesempi. Il caos dà quelli cattivi.
Infine Bloom strappa la pagina del racconto e ci si pulisce. Poi esce dalla penombra nell’aria aperta. Controlla lo stato dei pantaloni e nel giornale l’ora del funerale. Suonano le campane della Chiesa di San Giorgio, loud dark iron, il pensiero del funerale attribuisce un cupo rumore di ferro al suono delle campane
Poor Dignam! 62 Povero Dignam! 96
Bologna 15 aprile 2025 ore 11, 38 giovanni ghiselli
p. s.
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