Joyce Ulisse ancora il VII episodio “Eolo il giornale”, XIV parte
Eroismo buffo. Eroismo pazzo.
CARA SPORCA DUBLINO 198- DEAR DIRTY DUBLIN 129
Stephen racconta al professore la storia di due cinquantenni che vogliono vedere Dublino dall’alto della torre di Nelson 198. They want to see the views of Dublin from the top of Nelson’s pillar 129. Mettono da parte scellini e pence in un salvadanaio di latta rossa per pagare il biglietto. Prendono anche l’ombrello nel caso venisse a piovere. “vergini sagge” disse il professor Mac Hugh. Wise virgins.
Quindi le due ragazze anziane comprano dell’affettato e quattro fette di pane four slices of panloaf e 24 susine mature- four and twenty ripe plums da una ragazza ai piedi della colonna di Nelson per controbattere la sete causata dall’affettato.
Joyce ama descrivere questa vita minima e ridicola fatta di piccole cose da personaggi che rasentano il demenziale. E’ il suo epos antieroico. Del resto leggendo Omero o Tucidide o i tragici greci o Shakespeare troviamo demenza e follia anche lì.
Tale argomento rimbalza da un testo all’altro
Nell’Antonio e Cleopatra di Shakespeare, la regina d’Egitto chiede aiuto al suo seguito guidato da Carmiana: Help me, my women! O he is more mad-than Telamon for his shield” (IV, 13, 1-2) aiutatemi domme mie! Oh egli è più pazzo di Aiace per il suo scudo.
La pazzia di Aiace viene menzionata anche in Pene d'amore perdute: Berowne in preda a un amore as mad as Aiax (IV, 3, 7) pazzo come Aiace, cerca di resistergli per non finire ammazzato al pari di una pecora.
Le due signorine salgono su per la scala a chiocciola grunting, enchouraging each other, afraid of the dark, panting 129, grugnendo, incoraggiandosi a vicenda, spaventate dal buio, ansimando, chiedendosi se hanno sempre l’affettato con sé, lodando dio e la beata Vergine, minacciando di tornare indietro threatining to come down.
Ma non lo fanno. A loro modo sono eroiche dato che la prima caratteristica dell’eroe è non cedere mai.
L'eroe non fa niente che non stimi degno della sua natura: il Pelide , cedere nescius [1], non si lascia bloccare dalla profezia di sventura del cavallo fatato Xanto, e gli risponde:"ouj lhvxw"[2], non cederò.
Della definizione oraziana del Pelide si ricorda Leopardi nel Bruto Minore:" Guerra mortale, eterna, o fato indegno,/teco il prode guerreggia,/ di cedere inesperto"(vv. 38-40).
Due eroine non poco buffe invero. Stephen ne ricorda i nomi e il fatto che una delle due si mangia un pieduccio di porco e si scola una bottiglia di birra tutte le sere. Antitesi disse il professore accennando due volte con il capo. In qualche modo bisogna pure godere.
Vestal virgins conclude il professore, 130, vergini vestali.
Il capitolo si chiude con gli strilloni urlanti seguiti dal direttore Crawford del giornale con il volto scarlatto scarlet face aureolato dalla paglietta.
L’eroismo buffo è sparito. Rimane solo la buffonata.
Bologna 2 aprile 2025 ore 13, 41. giovanni ghiselli
p. s.
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