giovedì 10 aprile 2025

Intelligenza naturale e intelligenza artificiale. C’è una grande, incolmabile differenza tra le due.


 

L’intelligenza naturale, diversa da persona a persona, già per questo motivo è più complessa di quella artificiale.

In greco intelligenza si dice suvnesi~ che è capacità di cogliere i nessi, di mettere insieme-sunievnai-

Un amico mi ha fatto vedere una risposta di questa cosiddetta intelligenza artificiale  a  una  questione non facilissima.

Il contenuto era passabile però le mancava una componente che l’intelligenza umana, quando è geniale, arriva a cogliere e rappresentare: la bellezza associata alla bontà, la kalokajgaqiva.

Questa  raccoglie, mette insieme –sunivhsi- logos e pathos, ragione e affetti, orrore e bellezza, delitto e castigo, sofferenza e comprensione.

Una macchina non potrà mai mettere insieme nemmeno un verso dell’opera di Sofocle se non copiandolo o storpiandolo.

Rileggiamo la seconda antistrofe del primo stasimo dell’Antigone:

 Possedendo  il ritrovato dei mestieri,/ che è un qualche sapere, oltre l'aspettativa/ora si volge al male, ora al bene,/

e le leggi della terra unendo/e degli dei la giurata giustizia/è grande nella città; bandito dalla città è quello con il quale /coesiste la negazione del bello morale-o{tw/ to; mh; kalovn xuvnesti- per la sfrontatezza./Non mi stia accanto sul focolare/né sia uno che ha il mio stesso pensiero/chi compie queste azioni" (vv. 365-375).

Il soggetto è l’uomo (333) questo prodigio -tou`to- più straordinario- deinovteron   tra molte cose straordinarie.

Ecco quello che ho visto per ora e prevedo nell’intelligenza artificiale: il mh; kalovn  la mancanza  della bellezza associata alla bontà, una carenza esecrata da Sofocle e viceversa molto diffuso nella spietata volgarità odierna.

 

Bologna 10 aprile 2025 ore 11

p. s.

Statistiche del blog

All time1710840

Today82

Yesterday385

This month3407

Last month14488

 

 

 

Nessun commento:

Posta un commento