I topi ubriachi. La pubblicità. I gabbiani famelici. La compassione: Bloom, Foscolo e Saba.
Bloom vede la fumante chiatta con la birra scura da esportare. Pensa che sarebbe interessante visitare la distilleria 207, to see the brewery 134. Un mondo a sé. Tini di birra, magnifici. Per giunta ci entrano i topi Rats get in too. Si gonfiano a forza di bere e galleggiano grossi come un cane pastore. Anche questi animali partecipano alle grandi abbuffate disgustose. Più avanti Bloom osserva gente che si rimpinza e pensa: “Fuori. Non posso soffrire i porci a tavola”.
Intanto continua a pensare ai topi: “ubriachi fradici di birra. Bevono finché non vomitano come i cristiani. Imagine drinking that! pensa bere quella roba. Eppure la Guinness è rinomata e reputata.
Penso alla pubblicità quanto dice e quanto nasconde simulando e dissimulando. E’ l’inganno istituzionalizzato martellante, continuo. La madre e la maestra di tutte le truffe, le propagande, gli imbrogli. Facce ebeti di uomini, donne, bambine e bambini che simulano letizia e felicità indotta da un prodotto comprato qua o là. Demistificare questo imbroglio, abominarlo credo che sia un dovere di chi scrive. Questo intendo scrivendo: “Non comprate i miei libri”! Pubblicizzo le mie conferenza soltanto se sono gratuite.
Torno a Bloom: “Well of course if we knew all the things” bene certo se sapessimo come stanno le cose. Questo vale per ogni propaganda.
Quindi Bloom nota altre creature avide di cibo: i gabbiani-gulls- 135che roteavano con vigorosi battiti di ali fra tetri muraglioni 207.
La spiaggia di Pesaro ne è piena quando i villeggianti partono e nemmeno i pesaresi vanno più al mare, tranne pochissimi quorum ego.
Questi uccelli ingordi girano in cerca di cibo con occhi allucinati e versacci pieni di strazio. Vederene tanti insieme fa paura. Una volta vidi con orrore come facevano a pezzi un piccione e lo divoravano assatanati.
“roteavano pià bassi. Cercavano di mangiare” 207
Bloom getta tra loro una pallottola di carta ma i gabbiani non sono fessi. Toteavano sbattendo le ali.
The hungry famished gull il famelico affamato gabbiano batte le ali sopra acque grigie.
Quando ero bambino i gabbiani che singhiozzavano affamati sulla spiaggia semideserta mi facevano venire in mente l’upupa di Foscolo e credevo di sentire
“l’immomda accusar col luttüoso
singulto i rai di che son pie le stelle
alle obblïate sepolture”.
L’antipatia per le persone e le bestie fameliche deriva dal rifiuto dell’avidità.
Ma Bloom è un uomo buono e compra da una vecchietta due panini per un penny, li sbriciola e getta i pezzetti nell’acqua.
Viene in mente la capra sola sul prato, legata e bagnata che Umberto Saba vede e sente gemere.
“Quell’uguale belato era fraterno
al mio dolore. Ed io risposi, prima
per celia, poi perché il dolore è eterno” (La capra)
Torno per un momento a Foscolo: “Tu o Compassione sei la sola virtù! Tutte le altre sono virtù usuraie!” (Ultime lettere di Jacopo Ortis, Ventimiglia, 19 e 20 febbraio 1799
I gabbiani si gettarono giù dalle loro altezze – from their heights- gettandosi sulla preda. Gone. Every morsel 134. Andato fino all’ultimo boccone 208
Bologna 7 aprile 2025 ore 11, 39 giovanni ghiselli
p. s.
Questo è il link per chi vuole seguire la conferenza sulla Lisistrata di Aristofane di oggi, lunedì 7 aprile ore 17.00 online:
https://meet.google.com/dbq-qqhz-yso?authuser=0
Biblioteca "Natalia Ginzburg"
Settore Biblioteche e Welfare culturale | Comune di Bologna
Via Genova 10 - 40139 Bologna
tel. 051/466307
E' tutto gratuito ma è bene prenotarsi telefonando.
La possima nella biblioteca Ginzburg sarà il 19 maggio e verterà sull'Ulisse di Joyce confrontato con Odisseo di Omero.
.
Nessun commento:
Posta un commento