martedì 1 aprile 2025

L' addio e il compianto di oggi.


 

Leggo nel quotidiano “la Repubblica” di oggi  a pagina 21 due notizie tragiche.

La prima racconta dell’ uccisione di una ragazza di 22 anni, sara Campanella, morta dopo essere stata accoltellata alla gola da un uomo poi  fuggito; la seconda di una quattordicenne che ha sfregiato una coetanea rivale in amore lasciandole impressa sulla guancia la lettera maiuscola V di vendetta.

Non c’è giorno che manchino siffatte orrende notizie. Ci si sta facendo l’abitudine e il callo purtroppo.

Delle cause ho scritto ieri. Ora provo a suggerire dei rimedi.

Deve cambiare il clima dei rapporti umani.

Si lanciano continuamente allarmi sul clima “surriscaldato” e non si reagisce abbastanza a questa atmosfera immorale dove aleggia la violenza. Questa è dappertutto. E’ di moda, come ho già scritto più volte.

C’è stata all’incirca mezzo secolo fa anche la moda di volersi bene, aiutarsi a vicenda. Si viveva meglio. Non che la violenza mancasse del tutto, ma allora chi ammazzava veniva condannato subito, disprezzato e isolato anche moralmente. Oggi il prepotente riscuote consenso. Perfino i criminali di guerra autoi di genocidi ottengono applausi.

Quanto riceve il plauso di quelli che contano, poi imitati dai più, diventa una moda.

Basta pensare ai cellulari mai biasimati abbastanza e mai schifati anche se impediscono i rapporti umani o li guastano. Questi spingono al suicidio chi ne dipende.

La scuola prima di tutto dovrebbe fare leggere gli autori che significano verità, amore per la vita e per il prossimo.

La  “scienza”, come viene studiata e praticata ora quasi da tutti, non arriva al massimo oggetto del sapere,  anzi della sapienza,  che è l’idea del bene:

 hj tou` ajgaqou` ijdeva mevgiston mavqhma” (Platone, Repubblica, 505 a).

Se conoscessimo ogni cosa ma non l’idea del bene-dice Socrate -personaggio di questo dialogo-  tutto il sapere non ci gioverebbe a nulla

 oujde;n hj mi`n o[felo~ (…) a[neu tou` ajgaqou`” 505b).

Oggi in molti  soffriamo la mancanza di umanesimo che è amore per l’umanità.

Il rimedio a tanta violenza è la conoscenza diffusa degli autori fautori  e propugnatori del bene, oso dire  la propaganda delle loro parole e  idee  tanto che si traducano in atti e in scelte di vita.

La pubblicità con le menzogne ripetute da stolide facce simulatrici di incanto per incantare i poveracci senza difesa e spingerli a comprare qualunque cosa,  andrebbe eliminata quale truffa e sostituita con l’educazione data dalla letteratura, dalla filosofia, dalla storia, dall’arte. L’Europa ha dei tesori nella sua cultura. Questi vengono da troppo tempo ignorati. I giovani non sanno più nemmeno parlare. Possiedono pochissime parole e si esprimono con i pugni quando non hanno i coltelli.

“Mi amo troppo per stare con chiunque” aveva scritto Sara Campanella in  post.

Ti capisco  e ti approvo, signorina bella! Ti sia lieve il suol!

 

Bologna primo aprile 2025 ore 15, 35 giovanni ghiselli  

p. s.

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