Sentite questa da “la Repubblica” di oggi.
“Le 75 coltellate che uccisero Giulia Cecchettin non furono “un modo per infierire crudelmente o fare scempio della vittima” ma “una conseguenza dell’inesperienza e della inabilità” di Filippo Turetta (…)
I giudici della Corte d’assidse di Venezia motivano così la sentenza all’ergastolo che esclude le aggravanti della crudeltà e dello stalking per l’autore del femminicidio” p. 21) .
Il mio commento è: “In effetti chi ha maggiore esperienza e abilità è capace di perpetrare perfino stragi di popoli per anni”.
Del resto questo assassino della ragazza ha avuto l’ergastolo: l’aggravante quale pena poteva aggiungere?
Colgo l’occasione per lanciare un avvertimento alle ragazze. L’uomo che potrebbe ucciderle ferocemente non è mai un principiante della violenza: chi arriva a perpetrare tali scempi è un praticante della prepotenza da anni.
Alle signorine che mi leggono suggerisco di evitare tali persone al primo sgarbo. Una persona educata, buona e innamorata non si permette alcuna scortesia. Ricordatelo!
Bologna 9 aprile 2025 ore 16, 21 giovanni ghiselli
p. s.
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