giovedì 18 dicembre 2025

Il comunismo aristocratico: un ossimoro apparente.


Nella Politeiva di Platone, Socrate dice che i guardiani-fuvlake~- non devono avere una oujsiva ijdiva, sostanza propria (416d) se non strettamente necessaria. Alla loro oi[khsiς kai; tamiei'on, abitazione e dispensa, deve potere accedere chiunque voglia.

 

Cfr. Cimone figlio di Milziade,  nella vita scritta da Plutarco

“Cimone fece della sua casa un palazzo pubblico, ove tutti i suoi concittadini potessero liberamente entrare e fermarsi; nella sua campagna permise persino agli stranieri di prendere e consumare i frutti più belli e maturi e le migliori primizie che ogni stagione produce. In certo qual modo fece rivivere un’altra volta il comunismo che i poeti immaginano esistesse nel regno di Crono” (Plutarco, Vita di Cimone, 10).

Avvertenza: la traduzione non è mia poiché non ho il testo greco. Cercherò di procurarmelo. Questo è comunismo aristocratico come quello di Visconti. La plebe invece salta per significare che “comunista non è”.

 

Torniamo a Platone

I guardiani abbiano  il sostentamento necessario: solo quanto abbisogni ad ajqlhtai; polevmou temperanti e coraggiosi (Repubblica, 416 e). Devono vivere in comune, frequentando pasti comuni sussivtia, oro e argento l’hanno nell’anima e non hanno bisogno di quello umano per il quale sono accadute molte empie cose (polla; kai; ajnovsia), mentre il metallo che hanno nell’anima è puro. Impossibilità di una vita privata.

 

Sentiamo Shakespeare sulla valenza negativo dell’oro.

This yellow slave-will knit and break religion- lo schiavo giallo unirà espezzerà religioni, bless the accursed, benedirà I maledetti, make the hoar leprosy adored, farà adorare la lebbra canuta, place thieves, darà posti ai ladri and give them title, knee and approbation with senators on the bench (Timone di Atene, IV, 3, 35-38) e titoli genuflessioni e approvazioni con i senatori nei banchi del senato

 Dunque l’oro è  " the common whore-allied to polish kurwa lat. carus loving diletto e costoso- of mankind, comune bagascia del genere umano"; l'universale mezzana " (IV, 3, 43) che semina discordia tra la marmaglia delle nazioni. 

 

 Se i guardiani e i filosofi diventeranno proprietari, saranno oijkovnomoi me;n kai; gewrgoi; ajnti; fulavkwn amministratori della loro roba e contadini invece che custodi, e odiosi padroni invece che alleati degli altri cittadini  despovtai d’ ejcqroi; ajnti; summavcwn tw'n a[llwn politw'n (417 b)

Ogni deviazione da questa educazione e da questo Stato sarebbe degenerazione e decadenza.

La  maggiore felicità possibile dei guardiani e dei reggitori deve ridondare su tutta la città. Noi fondiamo la città non perché sia straordinariamente felice una sola classe-  ma perché lo sia al massimo possibile tutta la città ( all j o{pw~  o{ti mavlista o{lh hJ povli~ 420b).

Questo avviene quando ogni persona e ogni classe svolge il suo compito realizzando la  giustizia che significa ta; aujtou' pravttein kai; mh; polupragmonei'n, fare il proprio compito e non impicciarsi di altre faccende (433 c)

“Nell’anima esistono le stesse parti che nello Stato; alla sapienza dei reggitori corrisponde la ragione; alla fortezza dei guerrieri l’elemento coraggioso dell’animo; e alla terza classe tendente a guadagni e godimenti, corrisponde la parte istintiva, appetitiva che deve  sottoporsi al giudizio supremo della ragione coadiuvata dal coraggio (435b-c)” (p. 413)

Ci vogliono dunque sofiva, swfrosuvnh ajndreiva e il ta; auJtou' pravttein-

 

Dannoso per la città sarebbe che un artigiano dhmiourgov~ o un altro crhmatisth;~ fuvsei (434b) un affarista per natura, entrasse in una classe superiore dopo la selezione fatta con la scuola. Lo scambio tra loro delle tre classi cittadine sarebbe megivsth blavbh il danno più grande e sarebbe ingiustizia.

Le classi sono a partire dal bassi: quella degli affaristi-commercianti crhmatistikovn, quella di guerrieri- tw`n polemikw`n, e quella dei consiglieri e guardiani- to; tou` bouleutikou` kai; fuvlako~ (434b).

Qui sembra che Guardiani e Consiglieri in un primo momento formino una sola classe che si differenzia in base al tempo dell’educazione ricevuta.

L’educazione dei reggitori-filosofi-  deve procedere oltre quella dei guerrieri

 

L’uomo è una micropoli, una città in piccolo. Un uomo giusto è come una città giusta. La sua anima è tripartita, come la popolazione di una città.

L’elemento irascibile to; qumoeidev~, il cavallo bianco del Fedro, deve schierarsi e collaborare con il logistikovn il razionale, l’auriga del Fedro,  e prevalere sulla concupiscenza, l’elemento appetitivo to; ejpiqumhtikovn cioè l’impudico e riottoso cavallo nero del Fedro.

Sembra che gli ausiliari ejpivkouroi siano una sottospecie dei guardiani fuvlake~ ma non è del tutto chiaro, non a me.

Pare che fuvlake~ - polemikoiv,  ejpivkouroi siano sinonimi. O magari si riferiscono a un esercito i primi e a una polizia interna gli altri

 

 I filosofi devono essere anche i più alti educatori.

I reggitori filosofi ricevono dalla comunità lo stretto necessario per vivere

Questi della prima classe sono caratterizzati dalla sapienza (428be)

Avvertenza: il blog contiene 33 note e il greco non traslitterato

Bologna 18 dicembre 2025 ore 11, 19 giovanni ghiselli

p. s.

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