venerdì 26 dicembre 2025

Sofocle Edipo a Colono vv. 831-847. Traduzione e brevissimo commento

Edipo Oh signori della terra.- Corifeo Oh straniero, non fai quanto è giusto.

 

Creonte è giusto.- Corifeo. Come giusto?-- Creonte porto via i miei cari.

 

Edipo ehi città-

Corifeo che cosa fai straniero? Non la lascerai?

Presto verrai alla prova delle mie mani 835

 

Creonte Togliti di mezzo! Coro non davanti a te, dato che brami tale nequizia.

 

Edipo

Non lo dicevo io? Corifeo lascia andare la ragazza dalle tue mani,

subito Creonte Non ordinare quello che non puoi.

Corifeo ti dico di lasciarla. Creonte io a te di andare via. 840

Coro Accorrete qui, venite venite, voi del luogo!

La città va in rovina, la città mia, per violenza.

Accorrete qua da me

 

Antigone

Vengo trascinata via sventurata, ospiti, ospiti!

 

Edipo

Dove sei figlia mia? Antigone vado via per forza

 

Edipo

Tendi, o figlia, le mani. Antigone: ma non ho per niente la forza

 

Creonte

Non la trascinerete voi? Edipo O povero me, povero! 847

 

L’oggetto della contesa è una ragazza, che per il padre significa affetto e aiuto, per lo zio vuol dire potere, segno di dominio sulla stirpe. Questo potrebbe spingere Polinice a desistere. E’ facile che le donne diventino vittime nelle contese tra gli uomini, anche nelle famiglie, almeno quelle di una volta. Ora la violenza sulla donna dipende piuttostp dalla frustrazione dell’uomo esautorato e indebolito ma non tanto da non avere la forza di ammazzare con un coltello.

Anche la guerra in corso tra i generi deve trovare una soluzione se si vuole evitare la spaizione della nostra specie posto che questa meriti di sopravvivere.

 

Bologna 26 dicembre 2025 ore 16, 51 giovanni ghiselli

 

p. s.

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Edipo Oh signori della terra.- Corifeo Oh straniero, non fai quanto è giusto.

 

Creonte è giusto.- Corifeo. Come giusto?-- Creonte porto via i miei cari.

 

Edipo ehi città-

Corifeo che cosa fai straniero? Non la lascerai?

Presto verrai alla prova delle mie mani 835

 

Creonte Togliti di mezzo! Coro non davanti a te, dato che brami tale nequizia.

 

Edipo

Non lo dicevo io? Corifeo lascia andare la ragazza dalle tue mani,

subito Creonte Non ordinare quello che non puoi.

Corifeo ti dico di lasciarla. Creonte io a te di andare via. 840

Coro Accorrete qui, venite venite, voi del luogo!

La città va in rovina, la città mia, per violenza.

Accorrete qua da me

 

Antigone

Vengo trascinata via sventurata, ospiti, ospiti!

 

Edipo

Dove sei figlia mia? Antigone vado via per forza

 

Edipo

Tendi, o figlia, le mani. Antigone: ma non ho per niente la forza

 

Creonte

Non la trascinerete voi? Edipo O povero me, povero! 847

 

L’oggetto della contesa è una ragazza, che per il padre significa affetto e aiuto, per lo zio vuol dire potere, segno di dominio sulla stirpe. Questo potrebbe spingere Polinice a desistere. E’ facile che le donne diventino vittime nelle contese tra gli uomini, anche nelle famiglie, almeno quelle di una volta. Ora la violenza sulla donna dipende piuttostp dalla frustrazione dell’uomo esautorato e indebolito ma non tanto da non avere la forza di ammazzare con un coltello.

Anche la guerra in corso tra i generi deve trovare una soluzione se si vuole evitare la spaizione della nostra specie posto che questa meriti di sopravvivere.

 

Bologna 26 dicembre 2025 ore 16, 51 giovanni ghiselli

 

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