Sola virtus praestat gaudium perpetuum, securum; etiam si quid obstat, nubium modo intervenit , quae infra feruntur nec umquam diem vincunt (3), la virtù sola garantisce una gioia continua, sicura; anche se qualche problema ostacola, è un evento come quello delle nubi le quali si trascinano in basso e non vincono mai la luce del sole.
Mi vengono in mente i tanti ciarlatani che, chiamati in televisione e certuni perfino nei convegni o negli eventi culturali, parlano e non dicono niente. La turba che va ad ascoltarli è attirata dalla loro nominanza.
Un certo Calvisius Sabinus et patrimonium habebat libertini et ingenium, aveva il patrimonio e il carattere del liberto. Non ricordava nemmeno il nome di Ulisse, nihilomĭnus eruditus volebas videri (5), nondimeno voleva apparire dotto.
Hanc itaque compendiariam excogitavit: magnā summā emit servos, unum qui Homerum teneret, alterum qui Hesiodum, novem praetera lyricis singulos adsignavit (7), Pertanto escogitò questa scorciatoia: comprò dei servi ad alto prezzo, uno che sapesse a memoria Omero, un altro Esiodo, poi ne assegnò uno a ciascuno dei nove lirici.
(Alcmane, Alceo, Stesicoro, Anacreonte, Saffo, Simonie, Bacchilide, Pindaro).
Così ha fatto Giorgia Meloni che si è fatta istruire sull’etimologia della parola deterrenza da un servo che però non le ha insegnato la pronuncia corretta di terrēre.
A cena questo arricchito seccava gli ospiti ripetendo i versi che gli suggerivano gli schiavi, ma spesso a metà di una parola inciampava.
Bona mens nec commodatur nec emitur, et puto, si venalis esset, non haberet emptorem : at mala cotidie emitur. (8), l’assennatezza non si dà a prestito né si compra e se fosse in vendita, credo, non troverebbe un compratore, mentre la stoltezza si compra ogni giorno.
Pensate ai profitti che girano intorno alla pubblicità. Eppure bon c’è niente di più ignobile, falso e disgustoso.
Chi è davvero colto e ha buon gusto non vende il sapere. Socrate diceva che la differenza tra i sofisti, esosi naestri di retorica, e le prostitute sta solo nel fatto che queste vendono il corpo (Senofonte, Memorabili, I, 6, 13)
Una sentenza di Epicuro: divitiae sunt ad legem naturae composita paupertas (27, 9) la povertà conforme alla legge di natura è una ricchezza.
Bologna 27 dicembre 2025 ore 11, 32 giovanni ghiselli
p. s.
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