domenica 21 dicembre 2025

Lucrezio De rerum natura I, versi 615- 644. Traduzione e breve commento.


 

Inoltre se non ci sarà una misura minima, tutti i corpi

più piccoli saranno costituiti da parti infinite,

dal momento che la metà di una metà avrà sempre

una sua metà né alcuno studio potrà  fissare un limite.

Dunque tra l’insieme delle cose e la più piccola che differenza ci sarà?

Nessuna se pure ne verrà  ammessa la differenza; infatti sebbene l’intera somma sia del tutto infinita, tuttavia le cose che sono più piccole 621

consisteranno ugualmente di parti infinite.

Poiché la retta ragione denuncia questo errore e nega

che la mente possa dargli credito, devi ammettere vinto

che vi sono parti che risultano non provviste di parti 625

e che consistono di natura minima. E poiché ci sono,

devi riconoscere che sono solide e pure eterne.

Infine se la natura creatrice fosse solita costringere

tutte le cose a disfarsi anche nelle minime parti

la medesima non potrebbe ricreare più nulla da queste. 630

Poiché i corpi che non vengono accresciuti da parti

non possono ciò che deve potere la materia generatrice

le varie connessioni, i pesi, gli urti

i contatti i moti, per cui si realizzano tutte le cose.

Perciò quelli i quali pensarono che la sostanza delle cose fosse 635

Il fuoco e che di solo fuoco consistesse la somma totale

si vede  che  cadono fuori dalla retta ragione in grande misura.

Tra questi entra per primo in battaglia il comandante Eraclito

  per la lingua oscura famoso più tra gli imconsistenti

che tra i seri Greci i quali cercano il vero. 640

Infatti gli stolti ammirano e amano tutto quello che

 riescono a distinguere sotto parole contorte,

e stabiliscono vere quelle che possono toccare piacevolmente

gli orecchi,  e quelle che sono contraffatte con  suono carino 644

 

Schopenhauer in un capitolo dei Parerga e Paralipomena intitolato Sulla filosofia nelle Università attacca la pseudo filosofia do Hegel definendola una “pagliacciata filosofica”  E continua: “Il fatto insomma che il suo contenuto si riducesse alla chiacchiera più vuota  e più priva di senso di cui mai si siano pasciuti gli imbecilli e che la sua esposizione fosse il più disgustoso e più assurdo dei guazzabugli” (p. 206 tomo I) ha contribuito al suo successo-

 “Mi riferisco allo scaltro stratagemma di scrivere in modo oscuro, cioè incomprensibile; a tal riguardo la vera e propria finezza sta nel presentare il proprio caos in modo che il lettore debba credere sua la colpa di non comprenderne nulla”(p. 228).

Nella pagina seguente (229) Schopenhauer cita i versi  di Lucrezio (I641-642) che ho tradotto sopra-

Come mai allora il successo dell’hegelismo?: “Esso considerava lo Stati ‘l’organismo etico assolutamente compiuto’ e nello Stato faceva convergere l’intero scopo dell’esistenza umana” (Parerga e Paralipomena, p. 209)

Aggiungo che lo storicismo di Hegel celebra il successo e quindi ne giustifica i crimini.

Bologna 21 dicembre 2025 ore 19, 07 giovanni ghiselli

p. s.

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