Inoltre se non ci sarà una misura minima, tutti i corpi
più piccoli saranno costituiti da parti infinite,
dal momento che la metà di una metà avrà sempre
una sua metà né alcuno studio potrà fissare un limite.
Dunque tra l’insieme delle cose e la più piccola che differenza ci sarà?
Nessuna se pure ne verrà ammessa la differenza; infatti sebbene l’intera somma sia del tutto infinita, tuttavia le cose che sono più piccole 621
consisteranno ugualmente di parti infinite.
Poiché la retta ragione denuncia questo errore e nega
che la mente possa dargli credito, devi ammettere vinto
che vi sono parti che risultano non provviste di parti 625
e che consistono di natura minima. E poiché ci sono,
devi riconoscere che sono solide e pure eterne.
Infine se la natura creatrice fosse solita costringere
tutte le cose a disfarsi anche nelle minime parti
la medesima non potrebbe ricreare più nulla da queste. 630
Poiché i corpi che non vengono accresciuti da parti
non possono ciò che deve potere la materia generatrice
le varie connessioni, i pesi, gli urti
i contatti i moti, per cui si realizzano tutte le cose.
Perciò quelli i quali pensarono che la sostanza delle cose fosse 635
Il fuoco e che di solo fuoco consistesse la somma totale
si vede che cadono fuori dalla retta ragione in grande misura.
Tra questi entra per primo in battaglia il comandante Eraclito
per la lingua oscura famoso più tra gli imconsistenti
che tra i seri Greci i quali cercano il vero. 640
Infatti gli stolti ammirano e amano tutto quello che
riescono a distinguere sotto parole contorte,
e stabiliscono vere quelle che possono toccare piacevolmente
gli orecchi, e quelle che sono contraffatte con suono carino 644
Schopenhauer in un capitolo dei Parerga e Paralipomena intitolato Sulla filosofia nelle Università attacca la pseudo filosofia do Hegel definendola una “pagliacciata filosofica” E continua: “Il fatto insomma che il suo contenuto si riducesse alla chiacchiera più vuota e più priva di senso di cui mai si siano pasciuti gli imbecilli e che la sua esposizione fosse il più disgustoso e più assurdo dei guazzabugli” (p. 206 tomo I) ha contribuito al suo successo-
“Mi riferisco allo scaltro stratagemma di scrivere in modo oscuro, cioè incomprensibile; a tal riguardo la vera e propria finezza sta nel presentare il proprio caos in modo che il lettore debba credere sua la colpa di non comprenderne nulla”(p. 228).
Nella pagina seguente (229) Schopenhauer cita i versi di Lucrezio (I641-642) che ho tradotto sopra-
Come mai allora il successo dell’hegelismo?: “Esso considerava lo Stati ‘l’organismo etico assolutamente compiuto’ e nello Stato faceva convergere l’intero scopo dell’esistenza umana” (Parerga e Paralipomena, p. 209)
Aggiungo che lo storicismo di Hegel celebra il successo e quindi ne giustifica i crimini.
Bologna 21 dicembre 2025 ore 19, 07 giovanni ghiselli
p. s.
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